27/9/2006 ore: 12:44
«In Italia hotel troppo cari»
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Pagina 17 - Economia e imprese Turismo - Rutelli: presto il nuovo marchio nazionale MILANO ?Migliorare l'offerta, l'accessibilit? e il rapporto qualit?-prezzo, integrare l'organizzazione turistica con le bellezze storiche, culturali e ambientali, potenziare la comunicazione?. Questi gli elementi chiave per il rilancio del turismo in Italia e in particolare al Sud, secondo il vicepremier e ministro per i Beni culturali Francesco Rutelli, che ha annunciato il debutto del portale Italia.it entro il 2007, e il varo in tempi rapidi della gara internazionale per il marchio turistico nazionale. ?In Italia i prezzi sono pi? alti rispetto ai Paesi concorrenti - ha aggiunto Rutelli -. In Spagna, ad esempio, tra gli alberghi c'? una oscillazione del 40% tra il prezzo pi? alto e quello pi? basso. In Italia ? esattamente la met? e questo va cambiato perch? chiude la porta a tanti turisti. Il Sud ? molto pi? indietro, serve una svolta?. Il turismo straniero ? in recupero quest'anno (+11% in media secondo i dati Uic-Bankitalia gli arrivi dall'estero tra gennaio e giugno), ma il Sud ? l'unica macroarea che arranca: nella prima met? del 2006 sono stati rilevati un milione e 877mila arrivi dall'estero (+1,5%), mentre Nord-Ovest (+14,1%), Nord-Est (+5%) e Centro (+12%) marciano spediti. ?Il sistema turistico italiano o cresce e si rafforza al Sud e grazie proprio al Sud, oppure si accentueranno divari e diseconomietra le varie aree del Paese che penalizzano massicciamente il rendimento dell'intero settore; l'arretratezza del sistema turistico del Mezzogiorno limita fortemente i risultati dell'intero Paese?. Per Piero Barucci, ex ministro del Tesoro negli Anni 90 e oggi banchiere (? alla guida di Banca Leonardo), il rilancio dell'industria delle vacanze in Italia passa dall'abbattimento del baratro che divide il Mezzogiorno dal Centro-Nord. Un baratro testimoniato nei minimi particolari da Barucci stesso e da Emilio Becheri, curatori del Rapporto che la Svimez, l?'ssociazione per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno, ha presentato ieri a Napoli. Al Sud si concentra solo il 24,1% della spesa per servizi turistici in Italia, mentre la quota di mercato sul totale degli stranieri che vengono nel nostro Paese si attesta al 13,1% appena. Gli occupati nel comparto turistico (620mila) sono il 27% dell'intera Italia. Dal 1990 a oggi la quota degli esercizi turistici del Sud ? calata dal 13,6% al 10,9% rispetto al totale Italia. In compenso al Sud si concentra il 44% delle seconde case (1,3 milioni) di tutta Italia. Il 60% dei Comuni meridionali ha almeno un esercizio turistico, ma questa quota arriva a toccare il 73,7% del Centro-Nord. Il Sud pu? contare delle eccellenze di rilievo mondiale, come l'area di Pompei, il sito archeologico pi? visitato al mondo con oltre 2,2 milioni di turisti l'anno, ma nella zona non ci sono grandi alberghi. Per il presidente di Federalberghi, Costanzo Jannotti Pecci, ?sono coraggiosi? gli imprenditori che fanno turismo al Sud, ?perch? non ? facile come in altre parti del Paese. Oggi serve una politica di defiscalizzazione per immettere sul mercato prodotti pi? competitivi?. |