8/11/2006 ore: 10:03
"Finanziaria" Piovono 4mila emendamenti
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Pagina 7 - Economia/Oggi Finanziaria, piovono 4mila emendamenti Ma il percorso ? tutto ancora da costruire se davvero si vuole evitare la fiducia, come fa capire il governo. Ma la strada sembra in salita. Un lungo vertice di maggioranza ieri non ha sciolto tutti i nodi. Entrando il viceministro Vincenzo Visco ha detto: ??Non si pu? andare avanti all’infinito, bisogna mettere un punto fermo?. Uscendo ha chiarito: ?C’? un limite oggettivo alle richieste, non ? uno stop alle richieste che abbiamo sempre accolto?. In effetti, secondo una versione (sostenuta pare da Fabris, Udeur, e Villetti, Rnp), ci sarebbero state tensioni al vertice per le parole di Visco. Secondo un’altra versione, invece, l’incontro sarebbe andato liscio come l’olio. ?I sottosegretari Sartor e D’Andrea ci hanno persino chiesto i nostri emendamenti, assicurandoci che avrebbero trovato le risorse?, spiega Migliore. Fino a ieri pomeriggio gli emendamenti depositati dal centro-sinistra erano 800 mentre l’opposizione ha fatto piovere sulla manovra circa 3mila emendamenti. Una grandinata di 4mila proposte ancora da selezionare. A parole anche l’opposizione si impegna a farlo. Ieri sia Gianfranco Fini che Pierferdinando Casini hanno presentato le loro proposte qualificanti (oggi si conosceranno quelle della Lega). Ma i toni non sono affatto concilianti e niente lascia supporre che la Casa delle libert? riesca a seguire un percorso univoco, come ? gi? avvenuto con il decreto fiscale: a parole si? detta disposta ad un esame rapido, ma nei fatti ha innescato l’ostruzionismo. ?Se ci sar? la fiducia la nostra reazione sar? durissima?, annuncia il leader di An, lasciando presagire che un voto blindato (che poi sarebbero tre voti, perch? si parla di tre maxi-emendamenti) porterebbe a sedute-fiume sugli ordini del giorno. In serata a Fini replica Visco: la Casa delle libert? ha sempre chiesto la fiducia. Gli uomini dell’Udc, annunciando i loro emendamenti (a partire dagli sgravi sulle spese per le nozze, quando si dice famiglia e consumismo) assicurano: non voteremo la manovra. Insomma, aria di accordo non si respira proprio. Oggi termina la discussione generale e solo dopodomani si passa al voto. Venerd? si riunisce il consiglio dei ministri che potrebbe dare mandato a chiedere la fiducia., se l’operazione intesa non riuscisse. A quel punto si aprirebbe la partita del Senato, dove potrebbero confluire le richieste rimaste inevase a Montecitorio. Tra queste ? assai probabile che spunti il 5 per mille, chiesto ieri a gran voce dal ministro Paolo Ferrero, ma che costa circa 350 milioni difficili da reperire in poche ore. |