28/9/2006 ore: 10:40

"Finanziaria" E a ottobre la tassa di successione

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    gioved? 28 settembre 2006

    Pagina 3 - Economia/La manovra d'autunno


    SI STUDIA UNA SOGLIA ATTORNO AL MILIONE DI EURO.
    CONFINDUSTRIA: NO A NUOVE IMPOSTE SULLE IMPRESE

    E a ottobre la tassa di successione

    Alessandro Barbera
    ROMA
      I ritocchi al provvedimento arriveranno fino all’ultimo minuto, ma la tempistica del pacchetto fiscale del viceministro Visco ? decisa. Sar? in Finanziaria in un decreto collegato che arriver? nei primissimi giorni di ottobre. Al suo interno ci sar? l’armonizzazione della tassazione sulle rendite finanziarie al 20%, la reintroduzione della tassa di successione e probabilmente la revisione del secondo modulo di riforma Irpef. Sulla soglia minima per il pagamento della tassa di successione la discussione ? ancora aperta, ma potrebbe oscillare attorno ad un patrimonio da un milione di euro. La Margherita avrebbe superato le ultime resistenze, a patto per? di una soglia sufficientemente alta (un milione di euro ? molto al di sopra dell’ultima ipotesi formulata pubblicamente da Visco), e che venga modulata per scaglioni progressivi, come una tassa sul reddito. Il partito di Rutelli ? quello che ha fatto le maggiori resistenze su tutto il pacchetto. Ma anche fra i Diesse - e in particolare in quelle eletti al Nord - si avverte l’esigenza di non gravare troppo sui redditi medio-alti. Per questo si sta mettendo in discussione ogni decisione presa nel tentativo di trovare un mix di interventi fiscali che non pesi esclusivamente su alcune tasche.
        CUNEO. Sul taglio del cuneo fiscale - vale a dire degli oneri a carico delle imprese sul costo del lavoro - ? ormai certo che l’intervento sar? in due tempi. ?Lo apprendo adesso, ma se le scadenze fossero a febbraio e luglio potrebbe anche andar bene?, ha detto ieri sera il leader degli industriali Luca Montezemolo. In precedenza un comunicato di Confindustria aveva messo le mani avanti: ?Sarebbe inaccettabile che i mancati tagli si traducessero in ulteriori tasse sulle imprese, perch? questo rappresenterebbe l' esatto contrario di una politica per la crescita?. L’ultima ipotesi sul cuneo prevede un intervento che per il 2007 varrebbe solo quattro miliardi e mezzo sui nove promessi. Si ridimensiona anche l’ipotesi del ticket ospedaliero: il ministro Turco si ? detta disponibile con i sindacati ad eliminarlo sul day hospital, mentre ? confermato per pronto soccorso e day service.
          IRPEF. Sulla riforma del secondo modulo Irpef ieri i tecnici hanno lavorato tutto il giorno per modificare la curva con un mix di detrazioni e deduzioni. L’accordo dovrebbe chiudersi lasciando intatte le quattro aliquote esistenti (23, 33, 39 e 43%) cambiando gli scaglioni successivi alla prima aliquota. Quella al 33% - che oggi va dai 26 mila a 33.500 euro, dovrebbe allargarsi ai redditi fino a quarantamila euro. Quella al 39% (oggi per chi guadagna da 33.500 a centomila euro) invece si restringerebbe alla forchetta dei redditi fra i quarantamila e i settantamila euro. Non sembra comunque del tutto tramontata l’ipotesi (sostenuta dai sindacati) di ritoccare le due aliquote (al 27 e 38%) e di introdurre al limite una quinta aliquota intermedia fra il 38 e il 43%. Sopra i settantamila euro ? invece ormai certo che si pagher? il 43% del proprio reddito.
            Il ?Sudoku fiscale? che la maggioranza sta tentando di mettere a punto riguarda tutti gli inasprimenti fiscali. Per questo ad esempio ieri il ministro del Lavoro Damiano ha smentito le cifre che il leader della Cisl Bonanni dava per decise nel vertice di marted? sera sull’aumento dei contributi previdenziali per lavoratori autonomi (dal 17,7% al 20%) e parasubordinati (dal 19 al 23%). ?L’aumento ci sar? ma ? ancora da definire?.
              TFR. Una bozza di un altro decreto (questa volta in materia previdenziale) allegato alla Finanziaria ipotizza un’altra novit? che, se confermata, sarebbe rilevantissima: l’anticipo della riforma del Tfr al 2007 e la costituzione di un fondo presso la Tesoreria dello Stato e gestito dall’Inps alimentato con il 65% delle quote destinate al Tfr. E per dare il buon esempio i ministri che hanno mantenuto anche l’incarico parlamentare si ridurranno l’indennit? di un quarto. Oggi la partita della Finanziaria si chiude. Rush finale con i sindacati.

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