2/2/2022 ore: 13:05

Vigilanza privata, manca ancora la proposta economica

Le Associazioni datoriali si sono impegnate a fornirla per l’incontro del 15 febbraio

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È stato un altro incontro interlocutorio quello che si è tenuto il 31 gennaio tra le parti interessate alla trattativa per il rinnovo del contratto nazionale della Vigilanza privata e dei Servizi di sicurezza.

L’attesa formulazione di una proposta economica, che le Associazioni datoriali avrebbero dovuto formulare dopo il precedente incontro, non è ancora giunta a compimento: pur confermando la volontà di arrivare a una rapida conclusione della trattativa, hanno dichiarato ai rappresentanti di Filcams, Fisascat e Uiltucs presenti di non essere ancora in grado di fornire la cifra necessaria.

All’origine dell’impasse l’esigenza di calcolare l’impatto economico del costo complessivo del contratto e di formulare una proposta che tenga conto anche dei tempi di applicazione delle tranche di aumento. 

 

Le Organizzazioni sindacali hanno ribadito che l’aumento economico del settore Vigilanza Privata e Servizi Fiduciari deve tener conto degli anni passati dalla scadenza del contratto.

“Riteniamo fondamentali i prossimi incontri per capire definitivamente se si arrivi alla definizione del nuovo contratto – ha dichiarato Sandro Pagaria, Filcams Cgil nazionale - in quanto la questione economica fa il paio con l'impianto di una classificazione unica, andando ad incidere sul delta retributivo tra le Guardie Particolari Giurate e il personale non armato, consapevoli delle diverse professionalità”.

La trattativa proseguirà il 9 febbraio: all’ordine del giorno l’orario di lavoro e la contrattazione di secondo livello. È invece per l’incontro successivo, previsto il 15 febbraio, che le associazioni datoriali si sono impegnate a presentare la loro proposta economica, condizione prioritaria ed essenziale per poter giungere alla conclusione di questa difficile e lunga trattativa.