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VICEDIRETTRICE PENNY MARKET UCCISA A FIRENZE: I SINDACATI: INDIGNAZIONE, MA ANCHE BISOGNO DI SICUREZZA SUL LAVORO

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19 dicembre 2005

VICEDIRETTRICE PENNY MARKET UCCISA A FIRENZE: I SINDACATI: INDIGNAZIONE, MA ANCHE BISOGNO DI SICUREZZA SUL LAVORO


Ha suscitato commozione, indignazione, amarezza l'omicidio di Emanuela Biagiotti, vicedirettrice del discount Penny Market di Firenze.

In una nota, le segreterie fiorentine di Filcams Fisascat Uiltucs chiamano alla responsabilità sul problema della sicurezza nei luoghi di lavoro.

«Le segreterie di Filcams-Cgil Fisascat-Cisl Uiltucs-Uil di Firenze esprimono a nome di tutti i lavoratori del commercio, e non solo, grande indignazione e amarezza per il grave fatto avvenuto all’interno del negozio Penny Market dell’Isolotto, dove una lavoratrice è stata uccisa allo scopo di compiere una rapina.

Altrettanto forte deve giungere alla famiglia di Emanuela ed ai suoi colleghi di lavoro colpiti da questo drammatico evento le condoglianze e la solidarietà delle nostre categorie sindacali e di tutti i lavoratori; fiduciosi nelle Forze dell’Ordine, che quanto prima consegnino alla giustizia i responsabili di tale atroce delitto.

«È difficile per noi, oggi, in un momento cosi grave per la città, non affrontare un problema come la sicurezza nei luoghi di lavoro.

«Troppo spesso i “bisogni” delle aziende vanno oltre il rispetto delle regole.

«I problemi, che i lavoratori e le lavoratrici vivono all’interno dei negozi, degli orari, dell’organizzazione del lavoro, degli organici e non ultimo la sicurezza sono veramente grandi.

«Spesso, il CCNL, gli accordi di secondo livello, le leggi, vengono disattesi e talora non rispettati dalle aziende al solo scopo di aumentare il profitto.

«Occorre oggi, e forse non c’era bisogno di questo grave fatto per ricordarcelo, rimettere nuovamente al centro della nostra iniziativa il problema della sicurezza nei luoghi di lavoro, facendo applicare le norme già previste dalla contrattazione. Il rispetto degli orari, gli organici, la presenza di più persone all’inizio e al temine del lavoro, maggiore sorveglianza, più formazione.

«Tutti i lavoratori e le lavoratrici, assieme alle organizzazioni sociali e istituzionali devono fare della sicurezza nei luoghi di lavoro una battaglia prioritaria che veda tutti i soggetti compiere la loro parte, in difesa delle persone e delle cose».