Valentino, siglato il primo Contratto integrativo aziendale
Da applicare agli oltre 200 dipendenti del retail del marchio di alta moda
Contenuti associati
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UIltucs: «Accordo di grande valore, che dà carattere sistemico alle relazioni sindacali e garantisce regole uniformi per le lavoratrici e i lavoratori di tutti i punti vendita»
Siglato il primo contratto integrativo aziendale da applicare agli oltre 200 dipendenti del retail di Valentino S.p.A. L’intesa, raggiunta dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs con la direzione aziendale della maison di alta moda, armonizza i trattamenti per le lavoratrici e i lavoratori di tutti i 15 punti vendita presenti sul territorio nazionale.
Tra i punti cardine dell’ipotesi di accordo il nuovo slancio alle relazioni sindacali, istituite ai tre livelli (nazionale, territoriale e aziendale), in base alla natura degli argomenti di discussione e alle realtà organizzative coinvolte. L’unica forma di rappresentanza sindacale aziendale nella maison Valentino viene individuata nelle RSA/RSU, che potranno avvalersi delle bacheche sindacali e disporre di un apposito spazio per gli incontri sindacali.
Sul mercato del lavoro l’azienda ammette la possibilità di richieste di part time anche oltre al limite fissato dal Ccnl, compatibilmente con le esigenze tecnico organizzative o produttive; una volta all’anno la società e le RSA/RSU, su richiesta di una delle parti, si incontreranno per verificare le modalità di riconoscimento del part time.
Sull’organizzazione del lavoro le parti intervengono con uno specifico articolato in materia di ferie, rendendo univoca la procedura per la relativa richiesta. Importante anche l’intervento sul fronte del lavoro festivo, con il riconoscimento di una maggiorazione del 40% rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale.
Grande risalto anche alla conciliazione dei tempi vita e lavoro e alla salute dei dipendenti, con la previsione di 16 ore di permesso retribuito per visite specialistiche ed esami medici e per gli screening periodici disposti dalla ASL/AUSL di residenza. Il massimale orario non si applica per le ore di permesso fruite per sottoporsi a trattamenti salvavita e o per la cura di malattie oncologiche. Per le visite mediche specialistiche e per gli esami medici relative ai figli minori i dipendenti potranno usufruire di ulteriori 8 ore annue di permesso retribuito per ciascun figlio, oltre ad 8 ore per l’inserimento scolastico. L’intervento anche sul congedo parentale fruito al termine del periodo di maternità obbligatoria, con l’integrazione del trattamento riconosciuto dall’Inps che permetta ai dipendenti di percepire fino 100% della normale retribuzione mensile.
Per quanto riguarda il trattamento economico della malattia è prevista l’integrazione al 100% dal 4° al 20° giorno, mentre per la carenza i primi tre eventi saranno coperti al 100%, il quarto al 75% e il quinto al 50%.
Sul welfare contrattuale le parti convengono sulla importanza per i dipendenti di aderire ai fondi di previdenza complementare; a tal fine la società riconoscerà a tutti i dipendenti l’integrazione del contributo a carico da versare al fondo Fon.Te. pari al 2,05% della retribuzione lorda utile al computo del Tfr. I dipendenti che opteranno per lasciare il Tfr in capo alla società potranno chiederne l’anticipo fino al 50% con almeno 5 anni di anzianità di servizio nelle ipotesi previste dalla legge in materia, e dell’80% in qualsiasi momento nell’arco del rispettivo rapporto di lavoro e per qualsiasi ragione per motivi connessi a gravi motivi di salute.
Attenzione rivolta anche a salute e sicurezza e alla tutela di genere. Su quest’ultimo tema, in particolare, le parti si impegnano ad incontrarsi al fine di sottoscrivere un accordo a latere. Sulla formazione la società si impegna a proseguire e sviluppare le attività per accrescere la professionalità dei dipendenti, riconoscendo e valorizzando il ruolo propositivo e di supporto delle RSA/RSU, anche attraverso i programmi di formazione professionale previsti dalla contrattazione collettiva.
Con la sottoscrizione di due appositi accordi a latere, l’intesa prevede la strutturazione di un premio di produzione fortemente incentivante e detassato per tutti i dipendenti, i cui parametri di erogazione verranno condivisi dalle parti entro il mese di luglio di ogni anno e porteranno, in media, ad un premio annuale significativamente elevato.
L’accordo entrerà in vigore dal 1° gennaio 2024 fino al 31 dicembre 2025.
Per i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, «l’intesa raggiunta con Valentino ha un grande valore, poiché per la prima volta a livello nazionale dà carattere sistemico alle relazioni sindacali e garantisce finalmente un complesso di regole uniformi da applicare alle lavoratrici e ai lavoratori di tutti i punti vendita, senza discriminazioni».