8/4/2022 ore: 15:58

Un cambio appalto vincente per il sistema museale di Assisi

Non c’erano iscritti tra gli addetti, ma le sindacaliste di Filcams e Fisascat sono intervenute lo stesso e hanno portato a casa un bel risultato

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Quando è arrivata la notizia di un cambio appalto nel sistema museale di Assisi Cristina Taborro, segretaria della Filcams Cgil di Perugia, e la sua collega della Fisascat hanno deciso di fare qualcosa. Non era così scontato, perché non avevano iscritti tra gli addetti dei musei comunali di Assisi, ma sono spesso critici i cambi appalto in quel comparto e l’ultimo, a Spello, a soltanto cinque chilometri da lì, era avvenuto senza l’accordo con i sindacati e aveva visto l’applicazione di un contratto non siglato dalle organizzazioni rappresentative, racconta la segretaria provinciale: questo bisognava seguirlo comunque, fare qualcosa. 

Io e la mia collega abbiamo deciso di intervenire lo stesso - racconta Cristina Taborro – perché stiamo portando avanti questa battaglia nel territorio per non fare entrare il contratto Cisal, che nei sistemi museali purtroppo è frequente”.

L’appalto uscente era di CoopCulture ed applicava il contratto Multiservizi. “Quando abbiamo saputo del cambio appalto abbiamo chiesto l’elenco delle lavoratrici e le abbiamo contattate” spiega. Le sindacaliste vengono a sapere che a subentrare sarebbe stata Opera Laboratori Fiorentini Spa, “un’azienda seria, che a Firenze applicava il contratto del Commercio e Terziario sui sistemi museali e quando siamo andate all’incontro ne abbiamo chiesto l’applicazione anche ad Assisi”. 

È così che le 12 lavoratrici sono passate dal contratto Multiservizi a quello del Commercio e Terziario, con assunzione a tempo indeterminato ed esonero del periodo di prova, senza riduzioni di orario anzi, con la prospettiva di un aumento delle ore contrattuali in ragione di una possibile maggiorazione del lavoro. 

Ma la trattativa non si è fermata qui, le rappresentanti di Filcams e Fisascat hanno messo in campo anche un accordo sulla stagionalità. “Abbiamo addirittura chiesto se fosse possibile fare un’armonizzazione tra il vecchio contratto Multiservizi, che prevedeva uno scatto di anzianità, e il nuovo che invece non lo prevede. Ci sono venuti incontro anche su questo e abbiamo chiuso un buonissimo accordo”.

Un bel cambiamento per le lavoratrici, che hanno visto riconosciute esperienza e professionalità e che dopo questa esperienza, naturalmente, hanno deciso di iscriversi al sindacato.

“È questa la strada da seguire – conclude Cristina - perché il pieno riconoscimento della dignità del lavoro è un prerequisito essenziale per un servizio di qualità. A breve partirà l’appalto, sono veramente contenta, abbiamo fatto il nostro lavoro e portato a casa un bel risultato”.