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SELFIN: PASSAGGIO PROPRIETA’: ALCUNI CHIARIMENTI E ANCORA FORTI PERPLESSITA’ DOPO GLI ULTIMI INCONTRI

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23 dicembre 2004

SELFIN: PASSAGGIO PROPRIETA’: ALCUNI CHIARIMENTI E ANCORA FORTI PERPLESSITA’ DOPO GLI ULTIMI INCONTRI

Dopo gli incontri presso l’Unione industriali di Roma e presso il ministero delle Attività produttive, il futuro di Selfin – azienda di servizi informatici che Ibm ha ceduto a Met-Fin – pare essere un poco meno problematica.

Filcams Fisascat Uiltucs giudicano che «grazie a un serrato confronto, prendono atto dei chiarimenti forniti dalle aziende, ma ancora permangono forti perplessità». «Perplessità – aggiungono – che abbiamo espresso al ministro».

Dall’incontro ministeriale ne è scaturito l’impegno da parte del ministero a seguire la cessione Selfin da Ibm a Met-Fin – un gruppo che opera nell’informatica – finché vi siano le garanzie necessarie a rendere l’operazione sicura per il futuro dei lavoratori.

Alcune dichiarazioni fornite dalla stessa società acquirente – Met-Fin appunto –, saranno opportunamente valutate dai sindacalisti. Ad esempio, Met-Fin ha chiarito che non sarà certo il liquidatore di Selfin, che anzi è interessata alle sinergie che ne possono derivare tra le aziende che possiede e il nuovo acquisto, e che le competenze interne di Selfin giocheranno positivamente per ridurre il carico attuale delle collaborazioni esterne.

Alla richiesta di confronto sindacale con le Rsu e di impianto di corrette relazioni sindacali, Met-Fin ha dichiarato di essere disponibile fin dalla riorganizzazione di Selfin.

«Tuttavia – sottolineano Filcams Fisascat Uiltucs – ci sono ancora punti molto pesanti che richiedono una definizione, per esempio il fatto che Met-Fin non abbia ancora presentato un piano industriale per lo sviluppo di Selfin, così come non è chiaro l’accordo commerciale stipulato con Ibm.

«Le garanzie che abbiamo chiesto al ministero riguardano il supporto che a nostro avviso Ibm deve dare per rendere l’operazione sicura, e il piano di sviluppo che Met-Fin deve presentare al più presto».

A questo punto, la trattativa, sia a livello aziendale sia al ministero riprenderà a gennaio.

Per Lori Carlini, della segreteria Filcams e responsabile del settore, «la lunga lotta intrapresa dai lavoratori è stata fondamentale per rendere consapevoli sia Ibm sia Met-Fin che le condizioni della cessione non possono prescindere da un futuro sicuro per i lavoratori».