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PULIZIE SCUOLE: RAGGIUNTA L’INTESA: PIU’ ORE SETTIMANALI PER GLI EX LSU, CHIUSA UNA VERTENZA APERTA DA TRE ANNI

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26 novembre 2003

PULIZIE SCUOLE: RAGGIUNTA L’INTESA: PIU’ ORE SETTIMANALI PER GLI EX LSU, CHIUSA UNA VERTENZA APERTA DA TRE ANNI

Filcams Fisascat Uiltrasporti e il ministero dell’Istruzione hanno firmato l’accordo che chiude la vertenza dei lavoratori dipendenti delle imprese appaltanti il servizio di pulizie nelle scuole.

Il contenzioso tra sindacati e ministero era in piedi da più di tre anni ed era nato con il ritorno delle competenze dagli enti locali al ministero dell’Istruzione.

I lavoratori interessati sono 30mila, dislocati in prevalenza nelle regioni meridionali. Di questi, 16mila sono ex Lsu dipendenti di imprese appaltatrici, e 14mila, sempre dipendenti di imprese appaltatrici, già impegnati nelle pulizie scolastiche al tempo in cui erano garantite dagli enti locali.

Il passaggio degli appalti dagli enti locali al ministero e l’assorbimento dei lavoratori ex Lsu non è stato facile. I problemi via via affrontati hanno riguardato la stabilità dei finanziamenti (che dipendono dalle leggi finanziarie), la correttezza degli appalti, la garanzia dell’ occupazione.

L’intesa firmata con il Miur dà risposta alla richiesta di aumento delle ore settimanali dei lavoratori ex Lsu. Finora gli ex Lsu, tutti a part-time, lavoravano 30 ore alla settimana. L’accordo fissa il nuovo orario, a partire dal prossimo 1° gennaio, in 34 ore settimanali, che diventeranno 35 dal 1° giugno 2004. Inoltre, l’accordo prevede che con la nuova convenzione tra consorzi delle imprese e ministero (la convenzione in vigore scade il 31 agosto 2004 ed è soggetta a procedura di infrazione da parte della UE), l’orario settimanale non potrà essere inferiore a 36 ore.

Per quanto riguarda i lavoratori degli “appalti storici”, gli appalti trasferiti dagli enti locali al ministero, l’accordo prevede l’avvio del confronto per individuare «criteri oggettivi» per le prossime gare d’appalto, così da evitare ulteriori proroghe rispetto alla scadenza di giugno 2004. Nei criteri d’appalto ci dovranno essere garanzie per i lavoratori, soprattutto il rispetto delle norme contrattuali.

«Sono stati tre anni di mobilitazione – dice Carmelo Romeo, segretario nazionale Filcams –, con lotte e manifestazioni nazionali. Il confronto è stato complesso e anche duro, e solo grazie alla straordinaria combattività dei lavoratori ha potuto produrre un risultato positivo».