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IL GOVERNO LAVORA SU PROPOSTE PER L' "AMMODERNAMENTO DEL SERVIZIO FARMACEUTICO". AL TAVOLO DEL MINISTERO L'ORDINE E I FARMACISTI TITOLARI. DIMENTICATI I FARMACISTI NON TITOLARI

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9 novembre 2007
IL GOVERNO LAVORA SU PROPOSTE PER L' "AMMODERNAMENTO DEL SERVIZIO FARMACEUTICO". AL TAVOLO DEL MINISTERO L'ORDINE E I FARMACISTI TITOLARI. DIMENTICATI I FARMACISTI NON TITOLARI


Una lettera è partita dalla Filcams all'indirizzo del ministro della Salute, Livia Turco, e del ministro dello Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani, circa le proposte che sarebbero state licenziate dal tavolo tecnico istituito presso i due ministeri per elaborare "norme di ammodernamento del servizio farmaceutico".

Questo il contenuto della lettera, firmata dal responsabile nazionale del settore Luigi Coppini.

«Siamo venuti a conoscenza che il 6 novembre si sono conclusi i lavori del tavolo tecnico per l'elaborazione di norme di ammodernamento del servizio farmaceutico, su di un testo sostitutivo degli art. 2 e 7 del Bersani ter . Al tavolo suddetto il ministero ha convocato FOFI, Federfarma, Assofarm e le Regioni.

«Evidenziamo come il ministero non abbia convocato le parti sociali in rappresentanza dei dipendenti di farmacia, le associazioni nazionali dei farmacisti non titolari e le associazioni dei cittadini, quindi la maggioranza dei soggetti interessati e, cosa parimenti grave, sappiamo che il ministero sta licenziando un documento, sugli argomenti di cui sopra, come se fosse condiviso dall'intera rappresentanza degli addetti al settore della distribuzione finale del farmaco.

«A noi sono pervenute informazioni molto preoccupanti sul documento che il ministero sta predisponendo come: quorum a 3800, non obbligatorietà del farmacista nei punti vendita della grande distribuzione, mantenimento del sistema concorsuale anche se per soli titoli.

«È doveroso precisare la nostra assoluta contrarietà a tali ipotesi.

«Teniamo a precisare che la FOFI (Federazione degli ordini dei farmacisti) ha convocato le parti sociali solo per una prima riunione. Dopo l'invio delle nostre proposte non abbiamo più ricevuto convocazioni né comunicazioni di sorta. Non capiamo quindi come la federazione degli ordini possa aver parlato anche a nome di soggetti non consultati.

«Per quanto sopra facciamo richiesta d'essere convocati a partecipare al tavolo tecnico; meglio, essere convocati dai ministri competenti della Salute dello Sviluppo Economico e che si soprassieda a licenziare un'ipotesi che riteniamo dannosa sia per gli addetti al settore che per gli utenti del servizio.»

Analoga posizione è stata assunta dalle associazioni di difesa dei consumatori e dei cittadini.