8/4/2022 ore: 11:10

Giù le mani dalla clausola sociale negli appalti di servizi

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Pulizie e sanificazione, multiservizi, ristorazione collettiva, vigilanza, sono circa un milione le lavoratrici e i lavoratori che operano in appalto in questi settori e rischiano di subire le conseguenze nefaste del cambiamento della norma sulla clausola sociale contenuta nel DDL APPALTI che la Camera potrebbe confermare.
Il testo approvato al Senato, infatti, contiene una norma in relazione alla facoltà di inserire la clausola sociale nei bandi di gara, eliminando così l’obbligo oggi presente e previsto all’Art. 50 del Codice dei Contratti Pubblici. 
Appalti di servizi dove il lavoro è spesso a part time involontario, di poche ore settimanali, svolto per la maggior parte dalle donne, e dove l’eliminazione dell’obbligatorietà metterebbe in discussione diritti e tutele e segnerebbe un pericoloso arretramento in termini di tutela per lavoratrici e lavoratori che lavorano negli appalti di servizi ad alta intensità di manodopera. 
Un cambiamento inaccettabile, un ingiustificato passo indietro di ben sei anni, che nasconde, dietro la evocata ricerca di semplificazione, una mossa che rischia solo di depotenziare e liberalizzare a danno del lavoro e nel solo interesse delle imprese. 
Per questo, Filcams CGIL, Fisascat CISL, Uiltucs e Uiltrasporti chiedono ai Parlamentari e al Governo di ripristinare quanto oggi previsto: l’obbligo di inserimento di clausole sociali nei bandi di gara, per impedire che ogni cambio di appalto si trasformi in licenziamenti e perdita di reddito per le centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori occupati in servizi essenziali come gli ospedali, le scuole, le università, gli uffici pubblici.  

Le organizzazioni sindacali dopo aver scritto ai Ministri Orlando, Giovannini e Giorgietti, rispettivamente dei Dicasteri del Lavoro, delle Infrastrutture e dello Sviluppo Economico, hanno chiesto di essere auditi dalla VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici, per poter presentare la posizione e le motivazioni a sostegno della richiesta, alla Camera dei Deputati, di ripristinare l’esclusivo obbligo di inserimento di clausole sociali nei bandi di gara degli appalti di servizi.

Numerose nei prossimi giorni le iniziative che saranno organizzate dal Sindacato a livello territoriale, presidi, manifestazioni, incontri con le Regioni e le Prefetture, per chiedere di essere ascoltati e di impedire la manomissione della clausola sociale.