9/9/2022 ore: 12:54

Firmato il nuovo integrativo Unicoop Firenze

Un modello avanzato ed esemplare nel panorama della contrattazione

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È stato un vero plebiscito quello con il quale le lavoratrici e i lavoratori Unicoop Firenze hanno dato la loro approvazione all'ipotesi di accordo integrativo siglata il 10 giugno, aprendo la strada alla firma dell'8 settembre.

Il risultato è giunto al termine di oltre 400 ore di assemblee, tenute in tutti i luoghi di lavoro - punti vendita, sedi, magazzini - che, tenendo conto del periodo di ferie, hanno visto un'alta partecipazione: il 96,5 dei dipendenti intervenuti ha votato a favore dell'accordo, frutto di una lunga e complessa trattativa, portata avanti in un contesto economico e sociale quanto mai incerto.

Il contratto integrativo appena firmato rappresenta "un avanzamento complessivo importante, che guarda soprattutto all'inclusione, con la riduzione dell'orario del lavoro e il progresso in tema di welfare" commenta Stefano Nicoli, segretario generale Filcams Cgil Toscana: a beneficiarne sono 8mila lavoratrici e lavoratori della seconda cooperativa italiana, in sette province della regione.

Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno mantenuto e migliorato le condizioni previste dal contratto integrativo sottoscritto nel 2013, che incarnava già un modello avanzato di contrattazione integrativa in Italia, e non solo per questo settore.

L'attuale rinnovo va a migliorare le condizioni di lavoro, prestando particolare attenzione ai giovani, alle donne, alla conciliazione dei tempi di vita e lavoro e ai temi della salute e della sicurezza.


Un accordo innovativo dicono i sindacati, "che riduce le distanze tra i lavoratori e guarda al futuro, partendo dalla riduzione dell’orario di lavoro a parità di stipendio", una conquista che va a colmare la distanza che si era creata con la firma del CCNL della distribuzione cooperativa del 2011, che prevedeva l'assunzione a 40 ore settimanali, mentre in Unicoop Firenze la settimana lavorativa è di 36 ore: da oggi anche tutti i nuovi assunti, una volta maturate le 104 ore di permesso, passeranno a 38 ore settimanali, continuando poi a maturare altre ore di permesso che alla prossima contrattazione integrativa potranno tradursi in una ulteriore riduzione di orario.

E riduzione dell'orario di lavoro per i full time significa aumento del parametro, e quindi del salario mensile, per i part-time, con un incremento di oltre 50 euro.

L'altro grande capitolo innovativo è quello che riguarda la conciliazione di lavoro e vita familiare, che vede le unioni civili equiparate ai matrimoni, un aumento di quattro settimane retribuite al 100% per il congedo di paternità e ulteriori 30 giorni per congedo parentale facoltativo. Sono stati inseriti permessi per visite, ricoveri dei figli fino a 14 anni, permessi per i percorsi di fecondazione assistita e un nuovo articolo sulla riduzione di lavoro individuale, per conciliare il full time con problemi di salute incorsi negli anni. Sono previsti ulteriori giorni liberi anche per favorire il diritto allo studio. 

È stata mantenuta e migliorata la Commissione sulle molestie, linguaggio di genere e valorizzazione delle diversità, con una sempre maggiore attenzione alla realizzazione della parità di genere in ambito professionale ed è stato aumentato, di 90 giorni retribuiti al 100%, anche il congedo previsto in caso di violenza.

Altre novità la banca ore solidali e la possibilità di fare acquisti rateali nei punti vendita.


In tema di salute e sicurezza, con particolare attenzione alla prevenzione, restano attive la commissione sicurezza creata durante la pandemia e le relative assemblee nei punti vendita, mentre il 28 aprile sarà la giornata dedicata a questo tema, con iniziative finalizzate alla diffusione di una cultura della salute.

Un'altra bella novità riguarda le chiusure festive: alle sette già previste nell'arco dell'anno se ne aggiungono due, il 6 gennaio e il 15 agosto.

Sul fronte economico è stato mantenuto il riconoscimento del 25% dell'utile aziendale in favore del salario variabile che viene distribuito ogni anno in favore di lavoratrici e lavoratori, e confermato il premio aziendale per tutti gli addetti a 92,96 euro.

Tra gli altri miglioramenti apportati dal nuovo integrativo una maggiore incidenza delle RSU nell'organizzazione del lavoro nei punti vendita e il recupero, in 11 negozi della rete, di alcuni istituti previsti dal contratto integrativo che erano stati sospesi da anni a causa delle difficoltà in cui versavano gli esercizi.

“Questo accordo porta un miglioramento netto delle condizioni di lavoro rispetto a un integrativo già importante, un risultato significativo raggiunto grazie a contrattazione, coerenza e buone relazioni, in un momento difficile di crisi", conclude Nicoli. "Ci auguriamo che questa intesa possa diventare un modello anche per altre contrattazioni, nel metodo e nel merito, perché allarga i diritti e le tutele e ne beneficerà anche il servizio".