6/4/2007 ore: 18:43

CONTRATTO TURISMO: NESSUN AVANZAMENTO NELLE TRATTATIVE, «PROPOSTE DELLE CONTROPARTI IRRICEVIBILI», SCIOPERO NAZIONALE L'11 MAGGIO

Contenuti associati

FILCAMS-Cgil
Federazione lavoratori commercio turismo servizi
Ufficio Stampa
www.filcams.cgil.it


6 aprile 2007

CONTRATTO TURISMO: NESSUN AVANZAMENTO NELLE TRATTATIVE, «PROPOSTE DELLE CONTROPARTI IRRICEVIBILI», SCIOPERO NAZIONALE L'11 MAGGIO


A quindici mesi dalla scadenza del contratto del turismo, le trattative non registrano alcun avanzamento.

Non solo. Le proposte che Confcommercio ha confezionato in un documento del tutto impropriamente definito "ipotesi d'accordo" – una summa di «desideri delle controparti», così è stato bollato da Filcams Fisascat Uiltucs –, non fanno altro «che irrigidire le posizioni datoriali e allontanare una conclusione positiva».

«Sono proposte irricevibili», è il giudizio delle federazioni sindacali.

Al termine dell'incontro con le associazioni delle imprese turistiche aderenti a Confcommercio, giovedì 5 aprile, le segreterie di Filcams Fisascat Uiltucs hanno comunicato la proclamazione di una giornata di sciopero nazionale, di tutto il settore turistico, per venerdì 11 maggio.

Lo sciopero coinvolge tutte le aziende, aderenti che siano alle federazioni di Confcommercio, di Confindustria, di Confesercenti.

Filcams Fisascat Uiltucs peraltro precisano che se la trattativa con Confcommercio non dà risultati di sorta, i tavoli negoziali con Confindustria e Confesercenti sono, di fatto, inesistenti.

Il malessere per l'andamento delle trattative aveva già prodotto decisioni e iniziative a livello regionale. Lo sciopero di venerdì 11 maggio ne rappresenta dunque anche l'unificazione a livello nazionale.

In un documento delle segreterie nazionali, consegnato a Confcommercio, vengono riproposti i punti della piattaforma che non possono essere elusi: le terziarizzazioni, la separazione della malattia dall'infortunio, il consolidamento delle prestazioni supplementari nei contratti part-time, le problematiche relative al cambio di concessione negli appalti, la valorizzazione delle professionalità, la contrattazione di secondo livello, il salario.

Per le segreterie nazionali «è necessario che a quindici mesi dalla scadenza contrattuale la controparte decida di dare risposte concrete, togliendo dal tavolo richieste che appaiono evidenti provocazioni e forzature.

«Solo così – precisano i sindacati – saremo in grado di definire i contenuti dei temi che rispondano alle esigenze di entrambe le parti».

Il prossimo appuntamento con Confcommercio è previsto per martedì 17 aprile.