8/4/2022 ore: 15:40

Chi siamo e chi rappresentiamo

Comprendere il mondo del lavoro attraverso l’analisi dei dati del tesseramento

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È tornata in presenza a Roma, l’Assemblea Generale Nazionale della Filcams CGIL Nazionale, e tra i tanti punti all’ordine del giorno, Gianfranco Fattorini segretario organizzativo ha avviato una riflessione sul tema e i dati del tesseramento: “Per la Filcams analizzare il tesseramento è una costante praticata nel tempo, lo facciamo attraverso diversi step e momenti di approfondimento per verificare l’andamento della nostra attività, ricostruire la dimensione qualitativa e quantitativa del dato e riconsegnare una lettura di analisi sullo stato e l'insieme dell'organizzazione.” È quanto ha affermato Gianfranco Fattorini: “Un impegno per la categoria e tutto il gruppo dirigente, una responsabilità collettiva che prosegue nel tempo e vogliamo diffondere a tutti i livelli.”

Conoscere, valutare i dati, la composizione e la dimensione organizzativa, chi siamo e chi rappresentiamo, diventa sempre più necessario e imprescindibile, soprattutto per comprendere il mondo che la Filcams rappresenta e per capire come i tanti cambiamenti e le criticità legate alla crisi economica e all’emergenza sanitaria impattano sui diversi settori, sulle aziende, sui processi di riorganizzazione e di conseguenza sui lavoratori. 

“L’aumento della povertà, le incertezze lavorative e le insicurezze delle persone, siamo dentro una fase complessa e di certo lunga con la quale dovremo continuare a farci i conti e affrontarla.” Prosegue Fattorini: “Oltre all’aspetto della crescita organizzativa, è importante comprendere come ci prendiamo in carico i bisogni di tutela e di rappresentanza di un variegato mondo del lavoro che spesso è invisibile e messo ai margini, senza tutele, né diritti e rappresentanza.”

“Continuiamo ad interrogarci, discutere e ricercare strade e percorsi, iniziative per consolidare ed estendere la nostra presenza e la nostra rappresentanza, tante buone pratiche sono già operative, diverse altre si stanno avviando, altre ancora nel breve tempo saranno definite, a partire per esempio dalla necessità di coniugare tutela individuale e tutela collettiva. Come al tempo stesso, diventa necessario continuare a battersi per nuovi e diversi strumenti per la tutela e il sostegno al reddito dei lavoratori, a partire dagli stagionali, come adeguare e riformare la NASPI è oggi quanto mai necessario perché l'attuale normativa non dà giusta copertura e riconoscimento e sostegno.”

Analisi Quantitativa: I dati

Il contraccolpo della pandemia, che ci attendevamo, c'è stato: un effetto di trascinamento lungo che ha influito e segnato in parte una decrescita nel quadro del dato di composizione degli iscritti, anche se la categoria è riuscita, al tempo stesso, a realizzare e portare a casa un risultato politico che riteniamo importante e non scontato, anche in termini numerici.

Il calo degli iscritti alla categoria rispetto al 2020 è tutto concentrato sulle Prestazioni temporanee e sulle CIG, mentre c’è un incremento delle Deleghe Ordinarie (+1,4%) così si evidenzia con un aumento importante nelle iscrizioni Brevi Manu (+14,6%). Questi due dati messi insieme indicano che sugli attivi si cresce del +3% e, quindi, pur nelle difficoltà oggettive e di contesto, la Filcams c'è ed è pienamente in campo per rappresentare al meglio i propri settori di riferimento.

Concorrenza privata da un lato, digitalizzazione e autonomia del cittadino dall'altro, sono gli elementi di criticità che è necessario affrontare con un approccio politico e di prospettiva.

Tra gli altri elementi positivi da evidenziare, si conferma un trend in crescita delle iscrizioni femminili che dal 63,5% del 2020 si attesta nel 2021 al 64%, mentre per quanto riguarda la distribuzione delle iscritte e degli iscritti per fasce d'età, le variazioni percentuali tra il 2020 e il 2021 sono piuttosto contenute, ma è necessario evidenziare quella che è una potenziale criticità di lungo periodo e cioè il decremento, per altro la variazione percentuale più sostanziosa -3,3%, della classe di età under 35.

La quota delle lavoratrici e dei lavoratori migranti subisce una leggera flessione, passando dal 21,7% del 2020 al 19,9% del 2021, composto da un 14,2% di migranti extra UE e da un 5,7% di iscritti provenienti da paesi dell'Unione Europea.