Le Società aggiudicatarie chiedono la riduzione dell’orario del lavoro per l’assunzione del personale.

Piemonte, Valle d’Aosta, Emilia-Romagna, Liguria, Toscana, Lazio e Umbria, Puglia e Molise sono queste le Regioni interessate dal cambio appalto del servizio per l’affidamento dei servizi di pulizia e igiene ambientale per le sedi degli uffici delle Agenzie delle Entrate.
Nelle riunioni con le Organizzazioni Sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, i rappresentanti delle società aggiudicatarie dell’appalto hanno comunicato che l’assunzione del personale sarebbe stata attuata solo dopo l’accettazione di una riduzione dell’orario lavorativo.

“Un taglio assolutamente ingiustificato visto che non vi è nessuna variazione del capitolato di gara”, questo è quanto hanno affermato in una nota i Sindacati che hanno chiesto invece che tutte le lavoratrici e i lavoratori venissero assunti con lo stesso parametro contrattuale e alle stesse condizioni economiche e normative sino ad oggi in essere, così come previsto d'altronde dal Contratto Nazionale di Lavoro, senza nessuna decurtazione del salario.

Una proposta, quella della Società aggiudicataria, che rischierebbe di ridurre ulteriormente l’orario di lavoro e il salario alle lavoratrici e ai lavoratori di un appalto già povero di per sé, composto per la maggior parte da contratti part-time a 15 ore settimanali e che avrebbe oltretutto conseguenze negative per il mancato rispetto delle norme di sicurezza anti Covid proprio a causa della riduzione della pulizia e sanificazione degli uffici.

Per questo le Organizzazioni Sindacali hanno chiesto un intervento del Committente interessato, ossia le Agenzie delle Entrate e nel contempo hanno dichiarato lo stato di agitazione degli addetti al servizio di pulizie con conseguente blocco del lavoro supplementare/straordinario senza l’esclusione di un’azione di sciopero programmata.