2/7/2008 ore: 9:48

ANCORA UNA VOLTA LA VITA DEGLI OPERATORI DELLA VIGILANZA PRIVATA E' MESSA A RISCHIO

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1 luglio 2008

ANCORA UNA VOLTA LA VITA DEGLI OPERATORI DELLA VIGILANZA PRIVATA E' MESSA A RISCHIO

Un nuovo assalto ad un furgone portavalori della ditta Battistolli a Cesena, ed al furgone della IPVP-COOPSERVICE di Forlì che fungeva da scorta, è il terzo in poco più di due anni solo in questa provincia.

Solo grazie alla professionalità degli operatori si è evitata la disgrazia.

La frequenza con la quale si verificano questi episodi evidenzia una propria emergenza nel settore del trasporto valori: siamo quindi ad esprimere la nostra solidarietà ai lavoratori coinvolti, ma anche a manifestare preoccupazione per il ripetersi di episodi di questa natura.

Crediamo che ormai esistano anche responsabilità oggettive del Ministero dell’Interno che da una lato non provvede a far rispettare le pur inadeguate norme esistenti. Dall’altro ritarda ad emanare nuove direttive vincolanti e non derogabili per le aziende in tema di sicurezza e prevenzione.

Vi sono realtà dove si mandano allo sbaraglio addetti alla vigilanza che trasportano ingenti valori senza alcuna protezione efficace.

A ciò si aggiungano i turni massacranti a cui sono sottoposti gli operatori che arrivano a svolgere continuativamente, per 12/13 ore, il proprio servizio.

Risulta incredibile che in questa situazione di pesante di sfruttamento e di rischio, il Ministero del Lavoro abbia tolto ogni vincolo sull’orario di lavoro, derogando questo settore dall’applicazione del dl 66/2003.

Ribadiamo al contrario l’importanza e la delicatezza di un ruolo come quello dei portavalori e delle guardie giurate, che oltre ad essere spesso un lavoro non considerato con la dovuta importanza è coinvolto in una deregolamentazione che oggi mette in concorrenza le aziende tra di loro sull’abbassamento delle offerte, a costi sempre più bassi, con inevitabili ripercussioni negative sulla sicurezza degli operatori.

Per fortuna oggi non dobbiamo esprimere a nessuno il nostro cordoglio:

ma da ora in poi riterremo responsabili delle morti sul lavoro dei lavoratori della Vigilanza Privata, tutti coloro che si rifiutano di intervenire per dare certezza in tema di sicurezza e di condizioni di lavoro.

                                                    Maurizio Scarpa
                                                    Segreteria nazionale Filcams/Cgil