15/4/2022 ore: 17:01

CGIL e Filcams: Reintrodurre l’obbligo della clausola sociale nel cambio appalto

Audizione VIII Commissione Camera dei Deputati sul DDL Appalti

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“Una modifica complessiva e radicale rischia di determinare il blocco degli appalti in un momento in cui evidentemente il paese non può permetterselo” ha detto Giuseppe Massafra, segretario nazionale Cgil nel suo intervento durante l’audizione informale alla VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici, nell’ambito dell’esame dei provvedimenti recanti Delega al Governo in materia di Contratti Pubblici (DDL Appalti n. 3514) che si è tenuta il 14 aprile.

“Abbiamo bisogno di una normativa che non venga costantemente manomessa e svuotata come di fatto è avvenuto negli ultimi sei anni, dove abbiamo registrato qualcosa come quasi 600 modifiche, una prassi del genere di fatto ha reso inapplicabile o comunque difficilmente applicabile la legge.”

Sulla modifica della clausola sociale, netto il giudizio del Segretario confederale: “inserire l’elemento facoltativo determinerebbe un pericoloso arretramento che, soprattutto nei settori labour intensive produrrebbe una macelleria sociale, perché interverrebbe sulla spesso unica garanzia di salvaguardia occupazionale di quei comparti”.

All’audizione, erano presenti la CGIL  e la Filcams Cgil con Maria Grazia Gabrielli, Segretaria Generale e Cinzia Bernardini Segretaria nazionale, oltre alle altre Confederazioni e alla rispettive Categorie dei Servizi e dei Lavori. 

Come fatto dalla Cgil e dalla Filcams, tutte le organizzazioni sindacali presenti, hanno sottolineato gli interventi positivi inseriti nel testo uscito dal Senato, ma hanno ribadito con fermezza la necessità di reintrodurre l’obbligo dell’inserimento di clausole sociali nei bandi di gara, togliendo la facoltà in capo alle stazioni appaltanti, esplicitando le gravissime ricadute che altrimenti si avrebbero sui livelli occupazionali e reddituali delle centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori degli appalti di servizi.

“L'obbligatorietà della clausola sociale è sostanzialmente l’architrave su cui poggia il cambio appalto, in particolar modo in settori connotati da una grande frammentazione e da una grande fragilità come quello degli appalti di servizi, contraddistinti da una condizione ad alta intensità di manodopera” ha affermato nel suo intervento Maria Grazia Gabrielli: “il comparto dei servizi provato dalla pandemia va aiutato e rafforzato, in particolare con norme volte al il mantenimento dell’occupazione e della qualità del lavoro e, conseguentemente, dei servizi stessi.”

Dopo l’audizione la CGIL, unitamente alla Filcams invieranno alla VIII Commissione la documentazione a riepilogo delle posizioni sindacali e la presentazione degli emendamenti, da inoltrare entro il 21 aprile prossimo, in considerazione del possibile avvio della discussione del provvedimento alla Camera dei Deputati entro la fine di aprile.

Per la Filcams è necessario continuare ed intensificare le iniziative di denuncia, proposta e pressione nei confronti dei parlamentari, dei Presidenti di regione e di ogni altro soggetto utile, di concerto con la Confederazione a tutti i livelli, continuare a mantenere costante l’informazione nei confronti delle delegate e dei delegati, delle lavoratrici e dei lavoratori, realizzare assemblee, presidi e tutte le iniziative necessarie a sostenere la richiesta del Sindacato.

#DDLAppalti GIU’ LE MANI DALLA CLAUSOLA SOCIALE