17/2/2006 ore: 9:36

Coopernic: sfida europea a Wal Mart

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    venerd? 17 febbraio 2006


    Pagina 14 - Economia & Lavoro


    Parte l’alleanza Coopernic
    sfida europea a Wal Mart
      Conad con altre quattro grandi catene d? vita al secondo gruppo mondiale della distribuzione

      di Giampiero Rossi
      inviato a Bruxelles
        ALLEANZA La sfida europea al colosso americano della distribuzione commerciale Wal-Mart parte da una cooperativa. Si chiama Coopernic, raduna cinque grandi catene che mettono in comune un giro d'affari di oltre 96 miliardi di euro e un'alleanza che passa per quasi 17.500 punti vendita sparsi in 17 paesi del Vecchio Continente. Quanto basta a farne il pi? grande soggetto europeo del settore (con una quota di mercato del 10%), ma anche il secondo al mondo.
          C'? anche un pezzo d'Italia in questo ambizioso progetto, rappresentato da Conad, secondo gruppo della distribuzione italiana con i suoi 8,5 miliardi di euro annui di giro d'affari e una quota di mercato del 12,2%. Gli altri quattro partner sono Colruyt (Belgio), Coop Suisse (Svizzera), E. Leclerc (Francia) e Rewe (Germania). L'obiettivo dell'operazione? "E' la creazione di opportunit?, non la realizzazione di profitti - spiega Camillo de Berardinis, amministratore delegato di Conad - non si tratta di una maxifusione e nemmeno di un'operazione finanziaria, ma di un'iniziativa il cui valore ? essenzialmente strategico per offrire ai soci-imprenditori e alla cooperazione nel suo complesso ulteriori opportunit? di sviluppo. Le economie che si determineranno nelle sinergie tra catene saranno trasferite ai clienti in termini di assortimento, qualit? e prezzo. E in questo sta il vero vantaggio del gruppo. Ne trarranno beneficio non solo i consumatori e i soci, ma anche l'industria alimentare italiana che potr? usufruire di una nuova autostrada per l'Europa".
            Il ragionamento che ha condotto alla firma, ieri a Bruxelles, dell'atto costitutivo della nuova cooperativa di diritto europeo ? maturato parallelamente ai risultati positivi della partnership avviata nel 2001 tra Conad e E. Lecrerc. Il movimento di concentrazioni delle industrie dei beni di consumo accelera. Sui grandi segmenti di mercato, osservano i manager di Conad e delle altre cooperative, tre o quattro grandi imprese multinazionali forniscono - unicamente a se stesse - l'80% dell'offerta degli ipermercati. E questa concentrazione riguarda, parallelamente, anche il settore della distribuzione: acquisti, fusioni, Opa si sono moltiplicate negli ultimi anni. I commercianti indipendenti dovevano quindi reagire. E proprio per offrire ai propri associati i mezzi per affrontare questa sfida concorrenziale, i cinque gruppi hanno deciso di allearsi e creare la Coop?rative Europ?enne de R?f?rencement et de N?goce des Ind?pendants Commer?ants (cio? Coopernic). Ciascuno dei cinque soci controller? una quota del 20% del capitale. "Questa ? un'operazione promossa da gruppi indipendenti che tali vogliono rimanere - sottolinea Francesco Pugliese, direttore generale di Conad - ogni gruppo potr? delegare la ricerca delle migliori condizioni al partner aderente a Coopernic pi? adeguato per mercato d'elezione e know how maturato. Si potranno attuare sperimentazioni in pi? paesi, introdurre nuovi assortimenti, condurre test, mettere a punto e lanciare linee di prodotto comuni. Basti pensare alle opportunit? che si presentano per i produttori della migliore tradizione gastronomica italiana, confluiti sotto il marchio "Sapori&Dintorni", la linea di prodotti Conad nata per valorizzare il made in Italy".
              Conad sottolinea l'allargamento di orizzonte che la cooperativa europea ? in grado di offrire a molte piccole e medie aziende italiane. Al socio italiano, infatti, ? stato riconosciuto un ruolo di riferimento per il comparto agroalimentare (ortofrutta in particolare): sar? Conad a scegliere quali arance o quali pomodori andranno sui banchi di 17.500 punti vendita. E ai consumatori italiani arriver? il meglio della produzione di altri settori merceologici in cui i partner europei sono pi? forti. Ma anche nel rapporto con le grandi multinazionali, dalla Coca cola alla Procter & Gamble, il nuovo colosso cooperativo sar? in grado di spuntare condizioni e prezzi migliori.