24/3/1995 ore: 2:00

Vestro Italia, Verbale rinvio ministeriale 24/03/1995

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MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALEDIREZIONE GENERALE DEI RAPPORTI DI LAVORO DIV. VIII


VERBALE D’INCONTRO


In data 24 marzo 1995, nella sede del Ministero del lavoro, alla presenza delta dr.ssa Concetta VALENTI sono convenute, regolarmente convocate, le seguenti parti sociali.
    -VESTRO ITALIA SPA rappresentata dal dr. Gianni Garbotto e dal dr. Roberto Grandi;
    -OO.SS. Nazionali rappresentate da Pietro Marconi (FILCAMS CGIL), Mario Marchetti (FISASCAT CISL), Paolo Poma (UILTuCS UIL)

-OO.SS. territoriali rappresentate da Roberto Pirotta (FILCAMS CGIL), da Patrizio Fattorini (FISASCAT CISL) e da Maurizio Regazzoni (UILTuCS UIL).

Premesso
    -che la Vestro Italia spa è un’impresa commerciale che esercita l’attività di vendita per corrispondenza a privati consumatori su catologo;
    -che la società attualmente conta 679 dipendenti dei quali 300 a orario pieno, n. 153 con orario a tempo parziale, n. 226 in contratto di solidarietà;
    -che la Vestro Italia ha attivato una procedura di riduzione di personale ex artt. 4 e 24 ai sensi della legge 223/91 per la risoluzione di n. 86 rapporti di lavoro;
    -che nella fase degli incontri avvenuti in sede sindacale la società ha. ribadito e specificato le ragioni che hanno determinato l’esigenza aziendale di ridimensionamento dell’organico e che non rendono percorribili ipotesi alternative;
    -che non è stato sottoscritto alcun accordo tra le parti durante la definizione della fase sindacale;
    -che i motivi che determinano l’eccedenza di personale sono dovuti al fatto che la Redoute, azionista della Vestro Italia spa, che svolge in Francia l’attività di vendita per corrispondenza, ha avviato un processo di riorganizzazione delle proprie attività internazionali, accentrando sulle proprie strutture operative:
      -la definizione dell’offerta commerciale;
      -la composizione del catalogo;
      - l’acquisizione del prodotto sui vari mercati:
      -la gestione del prodotto, dei riassortimenti e detto stock.
      Di conseguenza le realtà nazionali vanno ad assumere una struttura organizzativa tipica di "filiale", che comporta una revisione sia delle strutture che gestivano l’attività, sia delle funzioni amministrative e di supporto che dovranno operare secondo le logiche organizzative definite dalla casa madre;
    -che negli ultimi due anni l’azienda ha conseguito risultati disastrosi;
    -che l’esercizio 1993 si è chiuso con una perdita di diciassette miliardi e l’esercizio 1994 ha prodotto una perdita di tredici miliardi:
    -che l’Ente Poste Italiano ha deciso un piano di revisione delle tariffe che comporta un incremento dette stesse del 240% nel 1995, fatto assolutamente anomalo ed inassorbibile;
    -che le OO.SS. Nazionali desiderano promuovere un incontro a livello europeo attraverso le strutture dell’EUROFIET per porre il problema delle prospettive del settore in Italia, questo anche attraverso un contatto con l’Azionista francese;
    -che le OO.SS. intendono porre il problema dette prospettive di settore all’Ente Poste Italiano poiché, alla luce del nuovo livello di tariffa, appare improbabile la sopravvivenza delle vendite per corrispondenza;
    -che le parti si attiveranno a livello territoriale per agevolare, la definizione di percorsi di riqualificazione e formazione del personale interéssato.

Tutto ciò premesso

ilMinistero del lavoro prendendo atto delle dichiarazioni rese dall’azienda e rilevando la gravità sociale dei licenziamenti collettivi che si innestanto dalla determinazione aziendale, invita l’Azienda a ridurre, nel limite del possibile, i licenziamenti e definire modalità organizzative volte all'individuazione di strumenti alternativi di politica attiva de! lavoro.
Le parti accettano l’invito ministeriale che aggiorna la riunione a lunedì 27 marzo c.a. alle ore 12.00.
    Letto, confermato e sottoscritto

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