M.Business in AS, Shernon Holding in fallimento, esito incontro MiSE 19/06/2019
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Roma, 20 giugno 2019
Si è tenuto ieri 19 giugno l’incontro in oggetto. Erano presenti i Commissari Straordinari appena nominati, il Curatore Fallimentare di Shernon Holding, numerosi rappresentanti delle Regioni ed il Ministero del Lavoro.
Il Mise era rappresentato dal Vice Capo Gabinetto Ing. Sorial, e dal Sottosegretario Crippa.
I rappresentanti del Mise ci hanno innanzitutto presentato i nuovi Commissari, preannunciando che saranno necessari alcuni giorni affinché questi possano verificare ed approfondire la situazione di Mercatone. In particolar modo hanno sottolineato che sarà necessario verificare, nel rapporto con il Curatore di Shernon, la situazione dei magazzini e dei pdv per quanto attiene alla merce ancora in giacenza.
Successivamente i Commissari valuteranno l’opportunità o meno di effettuare svendite straordinarie, pur escludendo l’esercizio provvisorio.
Il Mise ha poi evidenziato che le interlocuzioni con l’Inps hanno dato vita ad una circolare, da cui deriva l’accesso alla corresponsione del Tfr da parte del Fondo di garanzia. Come ricorderete la comunicazione ufficiale dell’Inps in tal senso era attesa ormai da febbraio.
Il Mise è poi entrato nel merito della retrocessione ex art.47 l. 428/90, facendo presente ai convenuti che, vista l’urgenza della situazione, aveva prontamente convocato il Ministero del Lavoro in pari data, e in modo irrituale, al fine di accelerare il percorso per il riconoscimento dell’ammortizzatore sociale.
A tal fine, il consulente dell’AS, Avv. Salonia, ha illustrato brevemente il percorso, da sviluppare in due fasi, per attuare prima la retrocessione del personale alla AS e successivamente la sottoscrizione del verbale di Cigs. A detta del legale, la retrocessione dei lavoratori in AS doveva avvenire tenendo presente le condizioni contrattuali in essere alla data del fallimento della Shernon.
Come OO.SS abbiamo immediatamente replicato rivendicando il ripristino delle condizioni preesistenti, supportando tale richiesta con argomentazioni anche di carattere giuridico.
Il ritorno delle lavoratrici ed i lavoratori in AS con i precedenti orari contrattuali è per Filcams, Fisascat e Uiltucs, direttamente collegato alla risoluzione del contratto sottoscritto fra Shernon e l’AS, poiché tutte le pattuizioni derivanti e/o connesse a tale contratto, per effetto appunto della sua risoluzione, devono ritenersi nulle e annullabili. I lavoratori infatti avevano accettato la novazione dei contratti individuali di lavoro, e anche la riduzione degli orari contrattuali, pur di mantenere il posto di lavoro.
Con queste argomentazioni e con una discussione che si è conclusa nel tardo pomeriggio, abbiamo sostenuto la necessità di un ulteriore approfondimento da parte del Ministro dello Sviluppo Economico al fine di ricercare una soluzione politica ad una ulteriore emergenza sociale.
La disponibilità in tal senso che sembrava palesarsi, seppur tiepidamente, durante le fasi del confronto ha visto ripetuti interventi di avviso completamente opposto dei consulenti e del Ministero del Lavoro.
Abbiamo reiterato la richiesta al MISE affinché questi si facesse carico della ricerca di una soluzione politica ad una situazione senza precedenti. Le anomalie riscontrate in merito alla precedente Amministrazione Straordinaria, la vendita e il conseguente fallimento, a nostro avviso, sono meritevoli di risposte che non penalizzino due volte i lavoratori che involontariamente sono stati coinvolti.
Nonostante queste evidenze, abbiamo dovuto registrare la mancanza di disponibilità da parte del Mise ad ulteriori approfondimenti poiché, secondo il Ministero, tutti gli approfondimenti tecnici erano già stati effettuati e non vi erano soluzioni alternative.
A fronte di ciò, dopo ore di discussione, la necessità di esperire la procedura ex art.47, atto propedeutico alla retrocessione del personale in AS, e quella di avviare la discussione finalizzata alla sottoscrizione del verbale di accordo di Cigs, ci ha indotti sottoscrivere il verbale di incontro in allegato.
Si tratta di un verbale di esperita procedura, non di un verbale di accordo, di cui è parte integrante una nostra articolata dichiarazione che evidenzia anche tutti gli aspetti giuridici che avrebbero dovuto condurre al rientro in AS alle condizioni preesistenti dei lavoratori.
Filcams, Fisascat e Uiltucs si riservano la possibilità di ulteriori azioni anche di carattere legale a tutela dei lavoratori e delle OO.SS. e ribadiscono nuovamente la necessità della ricerca di una soluzione politica.
A seguito dell’esperita procedura, abbiamo sottoscritto il verbale di accordo per l’ammortizzatore sociale, che sarà riconosciuto con effetto retroattivo alla data del fallimento Shernon, 24 maggio 2019, ed avrà durata fino al 31 dicembre 2019.
Il Ministero del Lavoro si è impegnato ad elaborare velocemente il Decreto per consentire il pagamento dell’indennità di Cigs in tempi brevi.
Sebbene profondamente amareggiati e non comprendendo la mancata volontà del Mise di intervenire politicamente, abbiamo ritenuto necessario concludere la procedura ex art.47 poiché, diversamente, i lavoratori sarebbero rimasti in carico al fallimento Shernon, e non si sarebbe potuto sottoscrivere l’accordo di Cigs, decretando la fine di ogni prospettiva.
La Mercatone Uno Logistics è, per il momento, esclusa dalla procedura poiché è stata oggetto di una ulteriore cessione da parte di Shernon ed è stata dichiarata fallita il 18 giugno con separata istanza e con sentenza del Tribunale di Bologna.
I Commissari si sono impegnati ad effettuare il percorso dovuto al fine di riportare anche gli 11 lavoratori della logistica all’interno dell’AS. Sarà però necessario un altro percorso da effettuarsi in questo caso con il Tribunale Fallimentare di Bologna, che potrà richiedere ancora un po’ di tempo.
Vi informeremo tempestivamente di ulteriori novità
p.la Filcams Cgil nazionale
Sabina Bigazzi