Ikea Italia Retail, esito incontro 18/05/2012
Contenuti associati
Roma, 22 maggio 2012
Testo Unitario
Il 18 maggio c.m. si è tenuto a Milano un importante incontro con IKEA che ha visto la partecipazione dell’ Amministratore Delegato Lars Petterson. La situazione di difficoltà nelle vendite del colosso svedese del mobile, ha determinato negli ultimi mesi, un vistoso peggioramento delle relazioni sindacali a livello di store, nonché la richiesta al tavolo nazionale di ridiscutere le maggiorazioni domenicali e festive, aspetto qualificante del vigente contratto aziendale.
Lars Petterson ha presentato un quadro complessivo inedito per IKEA, che da quando è sbarcata in Italia, non ha mai conosciuto momenti di crisi.
E’ diminuita la fiducia nel consumo del cliente, la liberalizzazione degli orari commerciali hanno aumentato la competizione: il mercato italiano appare pertanto il più complesso d’ Europa, dopo quelli di Portogallo e Grecia.
La flessione dei volumi e dei margini registrata nel fiscal year in corso pare destinata ad acuirsi nei prossimi anni a fronte anche di altri fattori quali il paventato aumento di 2 punti percentuale dell’ IVA, e l’imposta sulle abitazioni di proprietà (IMU).
Nonostante l’incertezza del contesto commerciale il Board Internazionale intende confermare il proprio piano di sviluppo nel nostro paese continuando ad aprire nuovi negozi ( San Giovanni Teatino, il 29 agosto 2012, Pisa nel 2013, Roma Pescaccio nel 2014).
L’ AD ha manifestato la volontà di intervenire in via preventiva e strutturale per evitare che nei prossimi anni si debba ricorrere a soluzioni più drastiche rispetto agli attuali livelli occupazionali.
Coerentemente l’azienda sta già implementando un sistema complessivo di risparmio che riguarda parecchie voci di costo tra cui il marketing e gli aspetti gestionali. E’ chiaro che la flessione dei margini rende però comparativamente vistoso e pesante l’aumento del costo del lavoro.
IKEA ha chiesto di poter discutere di questi problemi con le OO.SS. cercando assieme le soluzioni più opportune.
Gli interventi dei delegati sono stati determinanti a far conoscere al management il reale clima di preoccupazione nei negozi, ove le azioni unilaterali intraprese dall’azienda ( richieste pressanti di cambi d’orario, proposte di trasferimento in altre UO, atteggiamenti da parte dei preposti volti ad ostacolare la partecipazione dei lavoratori alle assemblee, non precisate minacce di ricorso ad ammortizzatori sociali etc,) hanno creato allarme e preoccupazione. La RSU/RSA hanno denunciato l’assenza ormai cronica di corrette relazioni sindacali nonché la vivissima preoccupazione dei lavoratori rispetto al tema della paventata riduzione delle maggiorazioni domenicali e festive. Per molte addette/i part time infatti, la remunerazione del lavoro prestato in domenica, è diventata ormai elemento integrativo e irrinunciabile della retribuzione ordinaria.
Le OO.SS. Nazionali in coerenza con l’Ordine del Giorno scaturito dal Coordinamento Nazionale Unitario del 11 maggio 2012,hanno ribadito la propria disponibilità a confrontarsi su temi quali la flessibilità, l’organizzazione del lavoro, le condizioni contrattuali di apertura per i nuovi negozi, eventuali interventi sui negozi in difficoltà, purché le relazioni sindacali registrino un immediato cambio di passo e il Contratto Integrativo Aziendale non venga messo in discussione.
Hanno ripuntualizzato quanto una riduzione delle maggiorazioni domenicali e festive, ritenuta, date le condizioni generali, non accettabile, comporterebbe un’ inevitabile, quanto diffusa conflittualità.
IKEA, ed è un dato positivo, si è impegnata ad adoperarsi perché negli store si cerchi la condivisione della RSU/RSA, su temi quali la mobilità fra reparti, i cambiamenti di orario di lavoro, confrontandosi nelle realtà più vaste (come Milano) anche su tavoli unificati e non negozio per negozio. Ha manifestato l’intenzione di costruire con le OO.SS. Nazionali una sede permanente di monitoraggio e orientamento che serva a vigilare sulla corretta applicazione di quanto previsto dal CiA a partire proprio dai livelli di confronto e negoziazione demandati dallo stesso al punto di vendita, non trascurando l’implementazione del modello alternativo del sistema premiante, ritenuto da tutti, in questa fase, uno strumento di “flessibilità buona”, da esplorare e valorizzare.
Sul delicato e sentito tema delle missioni temporanee/trasferimenti, lKEA ha accolto la richiesta delle OO.SS., nelle more della trattativa, di utilizzare l’esclusivo criterio della volontarietà, nonché di tener conto di fattori non secondari quali la distanza fra unità operative e le condizioni contrattuali dei lavoratori eventualmente interessati.
La trattativa riprenderà il 14 giugno 2012 a Roma. Nel frattempo le parti a livello di Segreterie Nazionali terranno due incontri di natura “tecnica” per analizzare il complesso e composito quadro delle condizioni economiche e normative degli accordi di avvio che presentano situazioni fortemente difformi da negozio a negozio. Tali passaggi di approfondimento sono stati ritenuti necessari per poter individuare soluzioni idonee alle problematiche di sostenibilità poste al tavolo che incidano realmente laddove le criticità sussistono.
L’auspicio del sindacato è che questo incontro abbia rappresentato uno spartiacque decisivo, quantomeno per ciò che concerne l’annosa questione delle relazioni sindacali.
La trattativa che si apre rimane però complessa e dall’esito non scontato. Pertanto Strutture e delegati dovranno perseguire, e se il caso intensificare, gli sforzi per informare, coinvolgere e responsabilizzare le lavoratrici e i lavoratori, giocando nel contempo un ruolo attivo e propositivo nelle sedi di confronto locale.
p. la Segreteria Cgil Nazionale
Cristian Sesena