28/10/2016 ore: 2:00
Cooperativa Morelli, comunicato sindacale 28/10/2016
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COMUNICATO SINDACALE
Alle Lavoratrici e Lavoratori Soci e Dipendenti
COOPERATIVA MORELLI
Nei giorni 14 e 27 ottobre 2016 si sono svolti gli incontri con la Cooperativa Morelli di Lucca, che opera in tutta Italia negli appalti di servizi di pulizia/multiservizi e nei servizi ferroviari con 332 soci e 558 dipendenti, per affrontare le problematiche di ordine economico-finanziario che hanno portato l’impresa a convocare l’assembla dei soci per decretarne lo stato di crisi.
Nell’incontro del 14.10.2016, dopo una iniziale resistenza da parte della presidenza della Cooperativa Morelli a rappresentare le vere ragioni alla base dello stato di dissesto e la necessità di intervenire per la riduzione del debito, gli amministratori della cooperativa hanno valutato opportuno rinviare l’assemblea dei soci programmata per il 18 u. s. per proseguire il confronto con le Organizzazioni Sindacali, delle categorie coinvolte, per addivenire ad un piano industriale condiviso che evitasse di aprire lo stato di crisi e di sottoporre i Soci e i Dipendenti a riduzioni sugli stipendi e sugli istituti contrattuali di tredicesima, quattordicesima, Rol ed ex festività per i prossimi 5 anni, come da una prima ipotesi presentata dalla presidenza per il risanamento dell’impresa.
Il 27 u. s. alla ripresa del confronto, sono stati illustrati nel dettaglio i dati di bilancio che prevedono per il 2016 una perdita di oltre un milione di euro e risultati che si profilano significativamente negativi anche per il 2017 e 2018, confermando che tale situazione si è venuta a determinare per una sottovalutazione e inapropriatezza gestionale rispetto all’acquisizione di un ramo d’azienda, relativo a servizi ferroviari, intervenuto a gennaio 2016.
Rispetto al primo incontro la presidenza ha rivisto il piano industriale accogliendo alcune osservazioni delle Organizzazioni Sindacali tra cui la riduzione a tre anni del progetto di risanamento, in luogo dei 5 previsti in prima istanza, e interventi di contenimento e tagli su tutte le voci di spesa della cooperativa e non unicamente sul costo del lavoro.
Le Organizzazioni Sindacali pur accogliendo positivamente gli interventi effettuati hanno ribadito che per giungere ad un piano industriale condiviso era necessario tagliare maggiormente sui costi generali e finanziari per eliminare complessivamente i tagli sul costo del lavoro.
Le OO. SS. non si sono poste in termini di veto ma hanno a più riprese sottoposto alla presidenza una controproposta nel dettaglio dei bilanci preventivi presentati, per dimostrare che gli stessi risultati di ripianamento del debito potevano essere raggiunti non intaccando le retribuzioni delle lavoratrici e dei lavoratori.
Nel dettaglio sono stati più volte illustrate le modalità e i termini su cui intervenire, in modo più massiccio, su alcune voci di costo quali quelle relative alle figure apicali della cooperativa; il minor ricorso al lavoro interinale che permetterebbe il recupero di quasi un milione di euro in 12 mesi, prevedendo anche delle stabilizzazioni che produrrebbero un minor costo per la cooperativa; la verifica di possibili uscite per pensionamento dei lavoratori per ridurre strutturalmente il costo del lavoro; interventi di riorganizzazione dei cantieri per recuperare redditività e produttività; interventi di congelamento della percentuale dovuta al Consorzio CNCP; ricontrattazione dei finanziamenti bancari; possibilità di attivare ammortizzatori sociali qualora le misure elencate non fossero state sufficienti.
Nonostante lo sforzo compiuto per trovare soluzioni alternative per evitare o ridurre quasi allo zero il sacrificio da parte di tutti i lavoratori della cooperativa, la presidenza ha confermato la presentazione del proprio piano industriale all’assemblea dei soci, convocata per il 29.10.2016, sostenendo che solo il loro progetto di risanamento avrebbe permesso di ottenere l’approvazione delle banche rispetto alla continuità dei finanziamenti e delle linee di credito.
L’unica apertura concessa alla proposta delle Organizzazioni Sindacali è stata la riattivazione del tavolo per verificare la possibilità di integrare il piano industriale, post approvazione dell’assemblea, con alcune delle controproposte presentate.
A fronte della posizione di chiusura assunta dalla presidenza della Cooperativa Morelli, le Organizzazioni Sindacali hanno confermato che non era possibile proseguire nel confronto, nonché raggiungere un accordo su un piano industriale condiviso, e che era in capo alla dirigenza della cooperativa la responsabilità di far pagare ai soci una condizione di incapacità gestionale della stessa.
Le Organizzazioni Sindacali terranno nella giornata odierna le assemblee con i lavoratori della Cooperativa Morelli per fornire tutti i dettagli degli incontri effettuati e dare pieno appoggio ai soci della cooperativa per far valere il loro ruolo.
FILCAMS CGIL-FISASCAT CISL-UILTRASPORTI UIL
Segreterie Nazionali
Roma, 28.10.2016