Assofarm, esito trattativa CCNL Farmacie Speciali 13-04-2011
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Roma 18 aprile 2011
Testo Unitario
Il 13 aprile 2011 è ripreso il confronto per il rinnovo del contratto nazionale dei dipendenti delle Farmacie Speciali. Assofarm ha rimarcato come il contesto economico ed i recenti interventi normativi che hanno ulteriormente abbassato il costo del farmaco generico, rendono essenziale un recupero di produttività anche attraverso il rinnovo del contratto. Le richieste presenti in piattaforma sono state giudicate pertanto troppo onerose dal punto di vista economico, e sul piano normativo contrarie alla pressante esigenza di aumento di flessibilità delle imprese associate, sempre più condizionate dai tagli agli enti locali operati dal Governo.
Assofarm è , quindi, passata a dare alcune prime risposte alle tre piattaforme presentate dalle organizzazioni sindacali.
Per lo più si è trattato di risposte negative, a partire ad esempio dalle richieste relative a trasferimenti e permessi, che renderebbero più rigida l’organizzazione del lavoro.
In altri casi, come ad esempio per la previdenza integrativa, si è dichiarata una disponibilità a discuterne, pur dovendosi riportare ogni incremento di costo al suo equilibrio economico più generale.
Quanto poi alla questione relativa all’iscrizione dei quadri al Quas, Assofarm ha espresso la sua contrarietà ad assumere un costo contrattualmente importante, rivolto alla sola categoria dei quadri, dichiarando di non essere d’accordo a definire trattamenti di assistenza sanitaria integrativa diversi tra lavoratori.
Assofarm ha quindi illustrato le proprie “richieste” di alleggerimento e ammodernamento dell’attuale CCNL. Secondo la controparte alcuni articoli del contratto andrebbero soppressi in quanto superati dall’evoluzione delle normative di riferimento. Altri, invece, sono stati fonte di dubbi interpretativi e andrebbero pertanto aggiornati e riscritti di modo da evitare controversie nel futuro. Altri infine dovrebbero essere oggetto di modifica in quanto non coerenti con gli obbiettivi di recupero di efficienza organizzativa e competitività di costo che il mercato della dispensazione finale del farmaco richiederebbe. Il raggiungimento, in tutto o in parte, di questi obbiettivi aprirebbe spazi, in una logica di mediazione fra le diverse istanze, ad alcune delle rivendicazioni sindacali. In sostanza ci è stato chiesto di aprire un ragionamento sui limiti massimi di impiego dei tempi determinati andando a superare le attuali soglie, sull’orario di lavoro, abolendo l’articolazione degli orari flessibili ( 34 – 42 ore) settimanali, l’introduzione dell’apprendistato professionalizzante per il farmacista collaboratore, l’obbligatorietà della prestazione lavorativa laddove vi siano comprovate esigenze di apertura nella giornata del Patrono, la retribuzione dello straordinario al 20% dalla 40 esima alla 42 esima ora, la garanzia di un presidio minimo durante le assemblee sindacali secondo quanto previsto dalla legge 146/90.
Preso atto delle richieste e convenendo tra noi sulla necessità di approfondire prima del prossimo incontro tutti i temi posti al tavolo, abbiamo comunque puntualizzato la nostra indisponibilità alla destrutturazione del contratto nazionale e sottolineato che le nostre piattaforme debbono rimanere centrali nel proseguo della trattativa.
Il prossimo incontro si terrà il 24 maggio 2011 alle ore 12.00 e sarà preceduto alle ore 10.00 dal coordinamento nazionale unitario.
p. La Filcams-CGIL Nazionale
Cristian Sesena