17/1/2006 ore: 12:48
Veneto. Gli studi professionali entrano nella Cgil
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Dal punto di vista sindacale si tratta di una realtà complessa, dove la dispersione (al massimo in ogni studio lavorando due o tre impiegate) rende difficoltosi non solo i rapporti ma anche la circolazione delle informazioni. Inoltre, il rapporto tra datore di lavoro e dipendenti è stretto e personale e, dunque, spesso per questi ultimi è difficile riproporre richieste dopo una prima risposta negativa e diventa quasi impossibile mettere in campo forme di lotta. Non è un caso, quindi, che solo da poco tempo l’organizzazione sindacale ha preso piede tra le dipendenti degli studi professionali. Il loro contratto nazionale, tra l’altro. è scaduto quattro mesi fa (nel settembre dello scorso anno) e neppure è iniziata su lserio la discussione sui punti in vista del rinnovo. Una delle questioni scottanti riguarda la loro specifica Cassa di previdenza, che solo nel 2004 è stata avviata: la maggioranza dei datori di lavoro si rifiutano di versare i contributi, nonostante sia uno dei punti già previsti dallo scorso contratto. (Giorgio Cecchetti) |