Uno shopping poco unitario
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Alla fine sembra un Risiko. Se la celebrazione per il secolo e mezzo dell`Unità nazionale si dovesse vedere da come sono uniti (il gioco di parole è ovviamente voluto) negozi e centri commerciali nella decisione di stare aperti o chiusi, beh, forse è meglio usare altri parametri. Per la festività una-tantum di giovedì prossimo, 17 marzo, la Toscana dello shopping sarà infatti a macchia di leopardo.
Per chi vuole fare la spesa o comprarsi magari un nuovo televisore, le linee comuni potrebbero essere così riassunte: negozi aperti soltanto dove le ordinanze lo permettono per le normali domeniche, grande insegne sostanzialmente divise a metà, un "patto della saracinesca chiusa" che lega tra loro le Coop che operano in Toscana, cioè una delle poche certezze di questa particolare giornata. Ma le aziende che fanno? Sì, se lo chiedono in parecchi dopo i dubbi sulla festività espressi da alcuni settori di Confindustria per timori di possibili danni all`economia. Le associazioni territoriali toscane hanno invece inviato alle aziende associate l`invito a rispettare le indicazioni governative.
Di conseguenza, la situazione è chiara: industrie chiuse, come accade la domenica, «con la sola eccezione - viene spiegato - di chi prevede una produzione a ciclo continuo, 24 ore su 24». Coop all`unanimità. «Il 17 marzo è la festa di tutti gli italiani e Coop chiude i punti di vendita per l`intera giornata: è la decisione unanime di Unicoop Tirreno, Coop Centro Italia e Unicoop Firenze», viene spiegato in un comunicato. Questo in Toscana, perché basta entrare in Liguria per fare una spesa targata Coop. Conad ed Esselunga, aperti chi può. Diversa la posizione di queste due grandi insegne: «La linea di Esselunga è quella di rimanere aperti dove le amministrazione comunali lo permettono», spiegano dagli uffici milanesi della società. «Siamo al servizio dei cittadini e dove è consentito saremo in funzione - aggiunge Ugo Baldi, amministratore delegato di Conad del Tirreno -, ma festeggeremo lo stesso regalando ai clienti un cd di musi- che patriottiche, depliant e gadget dedicati ovviamente all`Unità». Aperti anche i Carrefour di Lucca e Massa, chiusi quelli di Calenzamo e Pisa-San Giuliano. Scacchiera Media World. Chi si vuole dedicare allo shopping hi-tech sarà bene che si informi bene prima di avviarsi verso il negozio preferito: i punti di vendita Euronics, infatti, potrebbero essere chiusi dappertutto, mentre Media World, pur avendo dato indicazioni di rimanere con le saracinesche abbassate, come spiega il responsabile della comunicazione Marco Orlandi, in un paio di casi, in Toscana, si dovrà adeguare alle situazioni locali: negozi chiusi quindi a Firenze, ai Gigli di Campi Bisenzio, a Empoli, a Pisa e Pistoia; aperti invece a Lucca e Grosseto. Mega-store tra sì e no. Il gi- gante Gigli di Campi Bisenzio, come recita la home-page del sito Internet, rimarrà chiuso «per il compleanno dell`Italia», mentre chi vuole acquistare mobili o dedicarsi al fai-da-te troverà aperta la svedese Ikea di Sesto Fiorentino e il Leroy Merlin di Livorno.
Ed i negozi? Linea comune anche per Confesercenti e Confcommercio: potranno aprire i negozi delle aree tradizionali dello shopping domenicale: il centro di Montecatini, la Passeggiata di Viareggio, la zona turistica di Pisa, il centro di Firenze. Dipendenti, paga doppia. «Chi non lavorerà, assicura infine Roberto Betti, segretario regionale della Filcams-Cgil, avrà la possibilità di restare a casa senza rimetterci niente. Gli altri guadagneranno una giornata in più: 8 ore pagate ognuna 7 euro lordi per i full-time, in proporzione per i tempi parziali ».