Un osservatorio nazionale sulla formazione continua
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ItaliaOggi (Lavoro e Previdenza) Numero 275, pag. 41 del 20/11/2003 di Daniele Cirioli
Al via l'Onfc, l'Osservatorio nazionale della formazione continua. Entro il 18 gennaio 2004, sarà attivato un Comitato di coordinamento delle attività di monitoraggio, per dare attuazione alle disposizioni della legge n. 289/02 (Finanziaria 2003). È quanto stabilisce il ministero del lavoro nella circolare n. 36 di ieri, con cui offre un vademecum sui criteri e modalità di gestione delle risorse finanziarie dei Fondi paritetici interprofessionali per la formazione continua, previste dalla legge n. 388/00 (Finanziaria 2001). Fondi paritetici. L'argomento concerne la promozione della formazione professionale continua, al cui fine la Finanziaria 2003 ha previsto l'istituzione di fondi per i settori industria, agricoltura, terziario e artigianato per il finanziamento di piani formativi aziendali, territoriali, settoriali o individuali. L'adesione ai fondi è partita quest'anno; non comporta oneri contributivi per i datori di lavoro che potranno manifestare la scelta o la revoca a un fondo sul modello di denuncia contributiva mensile DM 10/2 (annualmente, entro il 30 giugno con effetto per l'anno seguente). Le novità. Con la circolare n. 36/03, il ministero del lavoro illustra le modalità applicative per la gestione delle risorse finanziarie fissate dalla legge n. 388/00 da parte dei fondi. Prima di tutto, precisa che i Poa (Piani operativi di attività) devono specificare gli obiettivi che i fondi intendono conseguire; le attività che si intendono realizzare per raggiungere gli obiettivi; un piano finanziario biennale; i criteri per l'individuazione dei soggetti che realizzano i piani formativi; le modalità organizzative del fondo, in particolare circa l'eventuale articolazione regionale o territoriale; le procedure interne per la gestione dei Piani formativi da finanziare; il sistema di controllo. Relativamente alle attività e spese ammissibili, il ministero precisa che, in base alla normativa, sono previste tre tipologie generali: a) spese di gestione; spese per iniziative propedeutiche connesse alla realizzazione dei Piani formativi; spese dirette alla realizzazione dei Piani formativi. Al fine di perseguire i propri scopi formativi, ciascun fondo è destinatario di risorse finanziarie la cui liquidazione avverrà in tre tranche: la prima, pari al 20% del totale spettante, su richiesta del fondo interessato; la seconda (40%) contestualmente alla presentazione del Poa predisposto dal fondo; la terza tranche, per il restante 40%, a seguito di dichiarazione del legale rappresentante del fondo attestante l'avvenuta spesa del 70% delle anticipazioni percepite. Circa i tempi di liquidazione, per ciascuna quota il ministero si impegna al rispetto di un termine massimo di 30 giorni dalle relative richieste. Monitoraggio. In allegato alla circolare n. 36/03, il ministero distribuisce le indicazioni (sistema di monitoraggio) che i fondi dovranno rispettare per relazionare sulle attività svolte. In particolare, la procedura di monitoraggio prevede che i fondi inviino semestralmente (entro il 30 giugno e il 31 dicembre), ogni anno, al ministero del lavoro apposite informazioni sull'impiego delle risorse finanziarie, sulle attività formative realizzate e sul numero e sulle caratteristiche dei destinatari delle formazione. Il primo appuntamento è fissato al 30 giugno 2004. La Finanziaria 2003 ha previsto la costituzione dell'osservatorio nazionale della formazione continua, con il compito di: a) elaborare proposte di indirizzo, attraverso la predisposizione di linee guida; b) esprimere pareri e valutazioni in ordine alle attività svolte dai fondi. A tal fine, il ministero ha fissato al 18 gennaio 2004 (60 giorni dall'emanazione della circolare) il termine entro il quale provvederà all'attivazione di un comitato di coordinamento delle attività di monitoraggio. |