Un bonus per chi fa assumere Il Welfare studia un incentivo per chi ricolloca i dipendenti in cassa integrazione
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ROMA — Un bonus per le agenzie private del lavoro che ricollocheranno i cassintegrati. È questa la nuova misura allo studio che si nasconde dietro le parole del ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, che ieri, parlando a margine di un convegno dell’Inail, ha annunciato provvedimenti per «fronteggiare l’allungamento del periodo di inattività». A preoccupare il ministro, infatti, non è tanto l’aumento dei lavoratori in cassa integrazione (arrivati a settembre a 617 mila, secondo l’elaborazione della Uil su dati Inps) visto che, per ora, gli 8 miliardi aggiuntivi stanziati per gli ammortizzatori sociali sembrano bastare, quanto il rischio che nella cig i lavoratori restino intrappolati a lungo col rischio concreto di perdere il posto. Per questo Sacconi sta pensando a un incentivo per le agenzie del lavoro che trovino una nuova occupazione a queste persone, se necessario previa formazione. Ovviamente dovrebbe trattarsi di un lavoro stabile, dicono al ministero.
E per sottolineare che la misura non sarebbe poi così costosa fanno, a puro titolo di esempio, il caso che se l’agenzia ricevesse mille euro per ogni lavoratore ricollocato, con 200 milioni di euro si potrebbe trovare una soluzione per 200 mila cassintegrati. Ma l’importo del premio e gli altri dettagli dell’operazione sono tutti da approfondire, perché subordinati alle disponibilità finanziarie che verranno dal gettito dello scudo fiscale. Non a caso il provvedimento dovrebbe essere preso all’interno del pacchetto di emendamenti alla Finanziaria con il quale il governo potrebbe dare il via anche al taglio dell’Irap. Taglio che il Tesoro vorrebbe però esaminare solo quando si avranno dati più consistenti sulle entrate dello scudo fiscale (che scade il 15 dicembre). Una conferma di questo orientamento è del resto giunta ieri da relatore al decreto Ronchi sulle infrazioni Ue all’esame del Senato, Lucio Malan, che ha smentito le ipotesi di emendamenti sull’Irap. Ipotesi che parlavano di un taglio tra 1 e 1,5 miliardi sull’imposta che grava sulle imprese.
Il dibattito riprenderà da oggi sulla Finanziaria, che arriva nell’aula del Senato. Visto però che dal ministero dell’Economia confermano che prima di ogni decisione bisogna aspettare di avere più dati sull’andamento dell’operazione scudo, è probabile che gli emendamenti di correzione della manovra arriveranno quando la Finanziaria sarà alla Camera. Tornando al pacchetto lavoro allo studio del Welfare, dovrebbero essere proposte altre due misure, oltre al bonus per ricollocare i cassintegrati: la proroga degli sgravi fiscali sulla retribuzione variabile contrattata in azienda e un potenziamento dell’una tantum per i collaboratori a progetto che restano senza lavoro (ora del 20% del reddito percepito l’anno prima, ma dovrebbe scendere al 10% nel 2010) e soprattutto un revisione dei requisiti per renderla più accessibile, visto che finora avrebbero chiesto la mini-indennità di disoccupazione solo alcune migliaia di lavoratori rispetto ai 100 mila ipotizzati dal governo.
ROMA — Un bonus per le agenzie private del lavoro che ricollocheranno i cassintegrati. È questa la nuova misura allo studio che si nasconde dietro le parole del ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, che ieri, parlando a margine di un convegno dell’Inail, ha annunciato provvedimenti per «fronteggiare l’allungamento del periodo di inattività». A preoccupare il ministro, infatti, non è tanto l’aumento dei lavoratori in cassa integrazione (arrivati a settembre a 617 mila, secondo l’elaborazione della Uil su dati Inps) visto che, per ora, gli 8 miliardi aggiuntivi stanziati per gli ammortizzatori sociali sembrano bastare, quanto il rischio che nella cig i lavoratori restino intrappolati a lungo col rischio concreto di perdere il posto. Per questo Sacconi sta pensando a un incentivo per le agenzie del lavoro che trovino una nuova occupazione a queste persone, se necessario previa formazione. Ovviamente dovrebbe trattarsi di un lavoro stabile, dicono al ministero.
E per sottolineare che la misura non sarebbe poi così costosa fanno, a puro titolo di esempio, il caso che se l’agenzia ricevesse mille euro per ogni lavoratore ricollocato, con 200 milioni di euro si potrebbe trovare una soluzione per 200 mila cassintegrati. Ma l’importo del premio e gli altri dettagli dell’operazione sono tutti da approfondire, perché subordinati alle disponibilità finanziarie che verranno dal gettito dello scudo fiscale. Non a caso il provvedimento dovrebbe essere preso all’interno del pacchetto di emendamenti alla Finanziaria con il quale il governo potrebbe dare il via anche al taglio dell’Irap. Taglio che il Tesoro vorrebbe però esaminare solo quando si avranno dati più consistenti sulle entrate dello scudo fiscale (che scade il 15 dicembre). Una conferma di questo orientamento è del resto giunta ieri da relatore al decreto Ronchi sulle infrazioni Ue all’esame del Senato, Lucio Malan, che ha smentito le ipotesi di emendamenti sull’Irap. Ipotesi che parlavano di un taglio tra 1 e 1,5 miliardi sull’imposta che grava sulle imprese.
Il dibattito riprenderà da oggi sulla Finanziaria, che arriva nell’aula del Senato. Visto però che dal ministero dell’Economia confermano che prima di ogni decisione bisogna aspettare di avere più dati sull’andamento dell’operazione scudo, è probabile che gli emendamenti di correzione della manovra arriveranno quando la Finanziaria sarà alla Camera. Tornando al pacchetto lavoro allo studio del Welfare, dovrebbero essere proposte altre due misure, oltre al bonus per ricollocare i cassintegrati: la proroga degli sgravi fiscali sulla retribuzione variabile contrattata in azienda e un potenziamento dell’una tantum per i collaboratori a progetto che restano senza lavoro (ora del 20% del reddito percepito l’anno prima, ma dovrebbe scendere al 10% nel 2010) e soprattutto un revisione dei requisiti per renderla più accessibile, visto che finora avrebbero chiesto la mini-indennità di disoccupazione solo alcune migliaia di lavoratori rispetto ai 100 mila ipotizzati dal governo.