10/2/2010 ore: 10:39

Un anno fa chiudeva il Mercatone Zeta e 96 dipendenti perdevano il posto di lavoro.

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«A distanza di 12 mesi solo il 30% di quei lavoratori è stato riassorbito sul mercato del lavoro, ma con contratti a tempo determinato. L’emergenza occupazionale non è ancora finita» osserva Claudio Di Pietro, responsabile Filcams-Cgil Marche, che ha seguito passo dopo passo quella vertenza al tavolo ministeriale. Gli effetti della chiusura dell’Emmezeta e di altre realtà della grande distribuzione sull’asse Baraccola-area sud di Ancona, con le proposte studiate per consolidare, dopo la crisi, occupazione e permanenza delle attività commerciali, saranno i temi dibattuti al convegno della Provincia di Ancona organizzato per il 19, ore 9.30, al Conero Break di Ancona. Qualcosa però pare si stia già muovendo per la riqualificazione urbanistica dell’area commerciale all’Aspio di Camerano, oggi solo animata, con tutte le difficoltà per i visitatori in calo, dalla presenza di Carrefour. Da tempo circola l’ipotesi che i circa 11.000 mq del capannone lasciato vuoto dall’Emmezeta possano essere frazionati e riconvertiti in più unità commerciali, forse tre. Conforama, il gruppo titolare di Emmezeta e della licenza per grandi superfici di vendita, e Pirelli Re, proprietario del capannone già sede dello store, avrebbero appianato le divergenze. Ci sarebbero quindi le condizioni, prima che la licenza torni per legge al Comune dopo l’anno di inattività, per valutare un progetto assieme agli attori della vicenda. Il sindaco di Camerano Carmine Di Giacomo (Pd), che fissa come priorità un futuro lavorativo per i concittadini disoccupati, glissa sul piano «perché - dice - non è ancora concretizzato, ma sono fiducioso che possa fare da volano all’occupazione. Da tempo sto spendendo il mio impegno in questa direzione per aiutare i lavoratori in difficoltà». Anche l’ex sindaco di Osimo Dino Latini (Api-liste civ.) ritiene che sia tempo di «mettere mano all’ex area Mercatone Zeta e alla Previlca per favorire nuove forme di occupazione in modo da ridare vitalità alla nostra economia locale» ricordando che a favore del lavoro va anche l’accordo 2004 sul trasferimento Cityper in via Molino Basso. Gli osservatori però sono divisi sul nuovo polo commerciale osimano. Andrea Pesaresi, presidente di Apindustria, consigliere comunale (Liberi e Forti) con delega alle attività produttive, considera la novità estremamente positiva e «utile per chi vuole aprire un nuovo esercizio. Sarà un punto di richiamo e fornirà la giusta spinta per il rilancio del commercio. Questo è il momento della piccola e micro impresa, quella organizzata e gestita da professionisti, anche perché le istituzioni si sono accorte di loro e i prossimi anni vedranno importanti fondi che si riverseranno su di esse. In un momento di grande crisi e selezione del mercato bisogna puntare sulla qualità, sulla formazione, sull’innovazione dell’offerta, su proposte accattivanti, sul Made in Italy. Il nuovo parco commerciale contribuirà inoltre a dare nuovo impulso al mercato del lavoro: oltre alle nuove assunzioni garantite dall’IperSimply vanno calcolati infatti anche tutti i posti che si creeranno con la galleria commerciale».

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