Umbria. Scoppia la lite tra gli istituti di vigilanza: è sciopero
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Mercoledì 23 Gennaio 2002 |
MANIFESTAZIONE VENERDI’
Scoppia la lite tra gli istituti di vigilanza: è sciopero
I sindacati proclamano lo stato di agitazione: non c’è rispetto degli accordi. Rischio disoccupazione
di ROMANO CARLONI
Un derby singolare tra Terni e Perugia si gioca sul fronte della vigilanza privata.
Infatti l’arrivo di un istituto perugino avrebbe provocato una serie di turbolenze nel mercato del ternano.
E per venerdì i sindacati confederali di categoria (Filcams-Fisascat-Uiltucs) hanno proclamato lo stato di agitazione a Terni per protestare contro la mancata applicazione del contratto integrativo provinciale e del protocollo d'intesa sottoscritto presso la Prefettura da parte di tutte le parti in causa.
Il dito puntato è contro l’istituto di vigilanza che ha vinto l' appalto per il trasporto di valori delle poste e non utilizzerebbe per questo servizio il personale che ne aveva precedentemente l' appalto, così come stabilito dagli accordi sindacali i quali, «legando il lavoratore all'appalto ne garantivano anche l'occupazione».
Nel comunicato dei sindacati si afferma inoltre che «questa grande conquista del sindacato dei lavoratori e delle istituzioni viene messa in discussione per motivi di mero profitto rischiando di provocare una seria crisi di settore».
E’ proprio questo il rischio temuto dai sindacati: conseguenze negative per l’occupazione. Nel territorio lavorano circa 130 addetti nei quattro istituti di vigilanza, che si dividevano sostanzialmente la torta della vigilanza (per banche, aziende, poste) prima del nuovo arrivo.
Forse 5 istituti di vigilanza per un territorio come quello del ternano sono un po’ troppi. Se poi gli accordi non venissero applicati, come prima, si potrebbe creare un esubero di personale e una sorta di lotta fratricida con il rischio di sfaldamento degli stessi istituti.
Per questo si respira un clima di preoccupazione.
Le organizzazioni sindacali hanno rivolto un esplicito invito alla Prefettura ternana per il rispetto degli accordi sottoscritti.
Sono state decise una serie di iniziative: il blocco degli straordinari, un attivo dei delegati della provincia con assemblee dei lavoratori e un volantinaggio per la città.
E’ stato inoltre proclamato un pacchetto di 36 ore di sciopero. La prima giornata di lotta è fissata per venerdì alle 10 con una manifestazione che avrà luogo presso la Prefettura.
L’obiettivo della protesta - al di là delle dispute di campanile, comunque sempre sentite - è quello di coniugare l’occupazione con l’efficienza del servizio di vigilanza.