16/6/2006 ore: 10:20
Udine. «Pulizie, serve una legge»
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gioved? 15 giugno 2006 Pagina - Udine per i 3mila lavoratori "invisibili"? Cos? ?invisibili? e attaccate a quel lavoro che per molte di loro ? il "salvacondotto" per restare in Italia, che, dicono i sindacati, ?le imprese datoriali tendono sempre pi? a precarizzarle e a garantire loro meno tutele?. Non solo facendo contratti "global service", ?che sono quelli che costano meno alle aziende? e rendono meno alle lavoratrici. Ma anche cercando di bypassare l'articolo 4 ?che prevede che in caso di cambio di appalto, cosa che in Friuli accade sempre pi? spesso - come dimostra il caso della caserma Lesa di Remanzacco, dove in un anno si sono avvicendate 4 imprese di pulizie -, venga garantito ai dipendenti di proseguire il loro contratto con la subentrante?. Per combattere questa eventualit? e per lottare contro la cattiva abitudine degli ?appalti al massimo ribasso?, oggi i dipendenti delle imprese di pulizia scenderanno in sciopero (?avremo un'adesione all'80% nelle caserme?, assicura Onida) e alcuni (?70 in regione, 25 della provincia?) andranno a manifestare anche a Roma, sul treno speciale pagato dai sindacati. Ma non basta. ?Abbiamo proposto - spiegano Grion e Onida - alle associazioni imprenditoriali di aprire un tavolo politico, che prenda atto di questa situazione esplosiva e fissi alcuni punti cardine per salvaguardare la normativa sugli appalti, evitando i massimi ribassi, soprattutto negli enti pubblici. L'obiettivo ? quello di presentare questi punti alla giunta Illy per chiedere con forza entro fine mandato una legge regionale sugli appalti. Vorremmo proporre un contratto integrativo territoriale che preveda pi? tutele, magari istituendo l'obbligo di fidejussioni esigibili dai lavoratori al momento del fallimento?. ?Preoccupazione? hanno espresso i sindacati anche per la prossima fusione Ospedale-Policlinico: ?Temiamo che ci possa essere una riduzione degli addetti alle pulizie. Abbiamo gi? avuto grossi problemi con la Promos San Giacomo, che aveva previsto un taglio orario del 50\%, che solo grazie ad un sacrificio dei lavoratori, con l'accordo di solidariet?, si ? ridotto al 25%?. |