4/10/2005 ore: 12:40
Udine. Commercio: i sindacati fissano lo sciopero
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Pagina 10 Regione LA PROTESTA Commercio, i sindacati fissano lo sciopero Oggi l’incontro a Trieste. Mozione della Lega a tutela del lavoro femminile Non solo, ma «il disegno di legge varato dalla maggioranza di centrosinistra e dichiaratamente ispirato al principio del "tutto aperto" ha già sollevato cori pressoché unanimi di critiche sia da parte dei sindacati dei lavoratori del comparto commerciale che da parte dei commercianti stessi e dei vertici regionali della Confcommercio, in quanto di fatto delega ai sindaci la facoltà di decidere aperture, chiusure e orari limitando la vera libertà d'impresa e di scelta di commercianti e addetti». Secondo il capogruppo regionale del Carroccio, Alessangra Guerra, il ddl in questione porterebbe di fatto all'obbligo per gli addetti di lavorare tutte le domeniche. Considerazione questa che evidenzia «come non sia certo attraverso l'imposizione di una deregulation che costringerebbe migliaia di persone, donne in modo particolare, a lavorare durante i giorni festivi, che una società evoluta come la nostra risolve le difficoltà del commercio, ma semmai con un'elasticità concertata con gli operatori del settore». Insomma, per la Lega Nord va sottolineato come siano piuttosto «da ricercare nella crisi generalizzata del potere d'acquisto delle famiglie europee, nell'eccessivo proliferare dei centri commerciali mai contrastato dal centrosinistra, nell'invasione spesso illegale di merci provenienti da Paesi che fanno della concorrenza sleale regola di crescita economica, le ragioni e relative soluzioni delle difficoltà di un settore vitale per il nostro tessuto sociale come il commercio al dettaglio». Per questo, la Lega ribadisce la necessità di non adottare anche in Friuli Vg «scelte politiche simili a quelle che la sinistra ha in mente a livello nazionale, che sviliscono e penalizzano la famiglia perché viene ritenuto inamissibile «pensare per l'interesse di pochi di sottrarre migliaia di uomini e donne al diritto-dovere di passare almeno il fine settimana a casa, in famiglia, con i figli, come previsto dalla Costituzione della Repubblica». Senza contare che «autorevoli esponenti della Chiesa hanno assunto con motivazioni di ordine etico, religioso e sociale una posizione ferma contro le ulteriori aperture domenicali; osservato anche come fino ad ora la Giunta Illy abbia trascurato le politiche a favore delle famiglie del Fvg, prima riducendo la possibilità di usufruire dei contributi per i figli, poi destinando milioni di euro a progetti e provvedimenti per gli extracomunitari. |