26/6/2007 ore: 12:47
Udine. Appalti pulizie, sciopero negli ospedali
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UDINE. Guadagnano poco più di 5 euro lordi all’ora e percepiscono uno stipendio medio mensile di circa 4-500 euro considerando che la maggior parte dei contratti sono part-time. E a ogni cambio d’appalto la situazione rischia di peggiorare. Perché la regola è quella del massimo ribasso e a farne le spese sono sempre i lavoratori. Per questo motivo gli addetti delle imprese e delle cooperative di pulizia e multiservizi sono considerati lavoratori invisibili. Senza diritti e senza dignità professionale. E per questo motivo, Cgil, Cisl e Uil oggi e domani hanno indetto due giorni di sciopero che coinvolgeranno tutti i 7mila addetti del settore pulizie-multiservizi con tre manifestazioni che a partire dalle 9.30 si svolgeranno negli ingressi degli ospedali di Udine, Pordenone e Trieste-Cattinara. Sul banco degli imputati quindi ci sono anche gli enti pubblici che complessivamente occupano quasi 4mila lavoratori. Altrettanto grave, se non peggiore, la situazione di chi (circa 3mila persone) lavora per i privati, ed estremamente precaria quella che si registra negli appalti di pulizia nelle caserme, sui quali pende da tempo la scure dei tagli alla spesa pubblica: «Già quest’anno – spiega Massimo Onida della Fisascat Cisl Udine – era previsto il dimezzamento dei servizi, scongiurato solo in extremis in sede di approvazione della Finanziaria 2007. Ma il rischio si riproporrà al termine di quest’anno e in regione coinvolge almeno 800 lavoratori». La mobilitazione per il nuovo contratto, quindi, si unisce alla battaglia per condizioni di lavoro meno precarie, per appalti più sicuri e tutelati, per una maggiore considerazione professionale. |