14/2/2005 ore: 11:54
Turisti italiani, la scelta è online ma la vacanza è «mordi e fuggi»
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sabato 12 febbraio 2005 SI APRE OGGI A MILANO LA BORSA INTERNAZIONALE DEL TURISMO, OSPITE D’ONORE LA CINA CON LE OLIMPIADI DI PECHINO 2008 Turisti italiani, la scelta è online ma la vacanza è «mordi e fuggi» Nel 2004, spiega una ricerca dell’Istat, si è viaggiato di più ma per periodi sempre più brevi «Caccia» alle mete sul web soprattutto fra i giovani, che cercano occasioni a basso costo Alessandro Rosa Nel corso dei suoi 25 anni è stata ribattezzata «Fiera dell’ubiquità», «Il mondo in Fiera», «Continenti in mostra», colorando il freddo nome ufficiale di BIT, Borsa Internazionale del Turismo. L’edizione che si apre oggi alla Fiera di Milano festeggia l’importante compleanno in veste rinnovata fin nel calendario, poichè si apre al pubblico per tutto il weekend (orario 9-19,30, sabato fino alle 20,30), poi lunedì 13 e martedì 14 i saloni saranno tutti a disposizione degli operatori professionali. Resterà aperto tutti i 4 giorni solo il Padiglione 11, che ospita «Bit for Job» e «Bit Green» e l’offerta della Cina. Il più popolato Paese del mondo è l’ospite d’onore e presenterà le Olimpiadi di Pechino 2008 (e il primo Festival culturale olimpico), incrociando la festosa presenza dei ben più imminenti Giochi invernali di Torino 2006. E’ cresciuta molto la BIT, oggi attira 5 mila espositori (il 32% stranieri) e 485 buyer (la prima edizione ne contava circa 50). Quest’anno presenta anche la novità di settori con riunite offerte specializzate, chiamati «Focus». Sono 8, e oltre ai citati «Bit for Job» (formazione professionale) e «Bit Green» (turismo rurale) spiccano «Bit Spa» (terme e benessere), «Bit Gusto» (enogastronomia e territorio) e soprattutto «Bit Virtual» dedicato ai viaggi online, comparto in forte crescita per la promozione e utilizzatissimo dai giovani per organizzarsi le vacanze in autonomia e basso costo. Infine il mondo dei viaggi non poteva ignorare la tragedia del maremoto in Asia, in un’area ad alta crescita turistica, e così sabato pomeriggio ci sarà il convegno del ministero degli Esteri italiano insieme ai Paesi colpiti dallo tsunami che esporranno i loro problemi e necessità. Tra mille offerte e tariffe, stand colorati e spettacoli, brindisi e assaggi di golosità, la BIT offre anche il palcoscenico ad un florilegio di cifre. Sono quelle dei bilanci dell’anno trascorso e delle previsioni per quello che verrà, le classifiche dei Paesi più visitati e i conti in tasca ai viaggiatori per individuare la loro capacità di spesa. Il WTO (World Tourism Org, agenzia delle Nazioni Unite) ha quantificato in 750 milioni il numero globale dei turisti, e calcola che i viaggi in Est e Sud dell’Asia, Medioriente e Africa avranno un tasso di crescita del 5%, a fronte di una media nel resto del mondo del 4,1%. Secondo le loro stime, dai 565 milioni di arrivi del 1995 si toccheranno i 1.561 nel 2020. Intanto il WTO ha dedicato il 2005 al trasporto, legando le fantasie di Verne ai moderni mezzi del nuovo millennio. Corposo è il flusso di numeri riguardanti l’Italia, frutto di indagini che descrivono il 2004 un anno grigio, non disastroso nonostante difficoltà economiche e introduzione dell’euro. Secondo la fotografia del 2004 che l’Istat ha presentato ieri risulta che gli italiani viaggiano di più, ma per vacanze sempre più mordi e fuggi: aumentati i viaggi (98 milioni e 454 mila, +4% sul 2003) ma con meno notti fuori casa (646 milioni e 693 mila, -2%). Italiani sempre fedeli al mare (41,4%) e in crisi le regioni del Nordovest (-5,5%). Nelle strutture ricettive del Paese lieve crescita degli arrivi (+0,3% rispetto al 2003) e calo di presenze (-2,2%), sia per la clientela italiana (-2,5%) che straniera (-1,7%). Flessione degli alberghi (-1,4%) ma minore rispetto a campeggi, villaggi e altro (-3,8%). Meno 3% in media di turisti dagli 8 Paesi più fedeli all’Italia. In controtendenza solo gli americani (+ 12,1%, dopo -3,3% del 2003), scendono olandesi (-6,6%), tedeschi (-4,6%). Anche la ricerca che presenta oggi l’Isnart-Unioncamere conferma la flessione delle presenze nelle strutture ricettive, rilevando però che nei periodi febbraio-Pasqua e settembre-dicembre si è registrato un sensibile aumento di presenze rispetto al 2003, mentre è il calo evidente tra aprile e agosto a preoccupare. Dato che segnala «un cambiamento di costumi» commenta il Centro Studi Isnart, preoccupante perchè gli operatori non erano preparati ma anche positivo perchè evidenzia un primo momento di maturazione del pubblico italiano, cioè evitare i periodi di concentrazione sfuggendo alle tariffe più alte. La ricerca segnala altresì che per il 2005 miglioreranno i flussi verso l’Italia, secondo il 33,1 dei tour operator europei, ad eccezione degli svizzeri. In tema di previsioni anche Trademark accende alcune luci: in un giro d’affari previsto di 19 miliardi di euro fra le mete preferite dagli italiani per quest’anno vincono gli Usa (8,3%), le piccole città d’arte (5,3), davanti al mare del Sud Italia (4,6), mare Mediterraneo estero (4,3). Calo per mare di Sicilia (-3,6) e località termali (-4,2). Ultimo dato: il 36,4% prevede di spendere da 500 a 1200 euro il 29% fino a 1500 euro. |