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Turismo, sì al contratto
 In busta paga 118 euro in più
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MILANO - È stato raggiunto ieri l'accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei dipendenti di imprese del turismo. Il contratto, firmato da Confcommercio-Confturismo e dalle organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, porterà in media 118 euro in più nella busta paga dei lavoratori del settore (oltre un milione). Nei prossimi giorni i sindacati incontreranno anche Aica e Federturismo, che fanno capo a Confindustria, per raggiungere anche con loro un'intesa. Il nuovo contratto, arrivato dopo 18 mesi di trattative serrate, scadrà il 31 dicembre 2005 e rinnova sia per la parte normativa che per quella economica. Per la parte economica prevede che una prima tranche di aumento, pari in media a 40 euro lordi, sia corrisposta a partire da questo mese, mentre la seconda, la terza e la quarta verranno pagate a decorrere da dicembre 2003 (30 euro), settembre 2004 (30 euro) e luglio 2005 (18 euro). Inoltre è stata inclusa anche un'indennità di 300 euro lordi, a copertura del periodo di vacanza contrattuale, che arriverà in busta paga ad agosto 2003 (140 euro) e a gennaio 2004 (160 euro). Soddisfazione è stata espressa dalla Filcams Cgil. «L'incremento salariale di 118 euro nei quattro anni è pari all'11,5%, un risultato positivo - ha dichiarato il segretario generale, Ivano Corraini - se si pensa alle difficoltà che il settore internazionale e nazionale ha sopportato». Sul fronte opposto Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi e di Confturismo sottolinea che «l'accordo rappresenta un grosso sforzo per venire incontro alle richieste dei lavoratori, pur in un momento nel quale gran parte delle aziende non stanno attraversando una congiuntura favorevole». Per la parte normativa «una delle novità più importanti - fa notare Guido Garavello, vicepresidente della Fipe che fa capo a Confcommercio-Confturismo - è l'istituzione di un fondo di assistenza sanitaria integrativa per i lavoratori del settore. L'iscrizione dovrà avvenire nel 2004 e comporterà il pagamento di una quota pari a 18 euro di cui 15 a carico del datore di lavoro e 3 a carico del lavoratore». E dalla parte dei sindacati, Gianni Boratti, segretario generale della Fisascat Cisl fa notare che «la parte normativa è stata notevolmente migliorata introducendo per esempio una serie di causali per i contratti a termine e la precedenza nelle riassunzioni per gli stagionali da un anno all'altro. Questo è un settore dominato da una forte stagionalità e abbiamo cercato di ridurne gli svantaggi». «Ciò che manca, a questo punto - conclude Bocca - è un referente politico. Dopo le dimissioni la scorsa settimana del sottosegretario al turismo, Stefano Stefani, auspichiamo che il ministro delle Attività produttive, Antonio Marzano, acceleri i tempi per l'individuazione del suo sostituto, al fine di garantirci quell'interlocutore di cui tutti i comparti del settore hanno un assoluto bisogno».
CRISTINA CASADEI
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domenica 20 luglio 2003
RINNOVI & AUMENTI / Per la prima volta l’assistenza integrativa nell’industria delle vacanze |
Contratti, 118 euro al turismo e 129 agli assicurativi
Firmati gli accordi per il rinnovo del contratto del turismo e degli assicurativi: ai primi andrà, a regime, un aumento medio mensile di 118 euro, ai secondi di 129 euro. Il contratto del turismo riguarda oltre 1 milione di lavoratori e circa 300 mila imprese. L'aumento di 118 euro a regime per il quadriennio 2002-2005 sarà suddiviso in 4 tranche: (40 questo mese, 30 a dicembre, 30 a settembre 2004 e 18 a luglio 2005), oltre all'una tantum di 300 euro che verrà erogata in due tranches (agosto 2003 e gennaio 2004). Per la prima volta è introdotta l'assistenza sanitaria integrativa per i lavoratori, a partire dal primo gennaio 2005, finanziata dalle imprese (7 euro) e dai lavoratori (3 euro) ogni mese. Sul part time è aumentato il monte ore di lavoro supplementare, per rispondere ad esigenze di flessibilità, che sarà pari a 180 ore annue per ogni dipendente, mentre vengono introdotte nuove figure professionali, in parte già presenti nel settore, soprattutto per la ristorazione moderna. Il nuovo contratto degli assicurativi, siglato tra l’Ania e le sigle di settore, arriva 18 mesi dopo la scadenza e dopo 20 ore di sciopero. Al di là della parte economica, che comprende anche il riconoscimento di 1.915 euro di arretrato in media a testa e incrementi più consistenti in busta paga per gli addetti ai call center (2% in più rispetto agli altri), gli aspetti più innovativi dell'accordo riguardano la riqualificazione professionale, per la quale sarà costituito un monte ore che gestiranno rappresentanti sindacali e aziende, e l'istituzione di nuovi piani di confronto nei casi di riorganizzazione dei gruppi. Oltre ad un'intesa sul mobbing, finalizzata a prevenire questo fenomeno, particolarmente significativa è l'introduzione del cosiddetto «long term care», un Fondo nazionale di sostegno per tutelare la non autosufficienza degli addetti, integrativo al servizio pubblico e a carico delle imprese assicuratrici.
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R.F.
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Domenica 20 luglio 2003
Aumento di 118 euro per 1 milione 300 mila lavoratori Turismo, contratto firmato
ROMA – Dopo mesi di negoziato è stato rinnovato il contratto nazionale per i dipendenti delle aziende del settore turismo. Il contratto, sottoscritto da Fipe, Federalberghi, Faita, Fiavet, aderenti a Confturismo-Confcommercio e Federreti, e dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, riguarda oltre 1 milione di lavoratori e circa 300 mila imprese. L'intesa prevede la corresponsione di 118 euro a regime per il quadrienno 2002-2005 che saranno suddivisi in quattro tranches (40 a luglio 2003, 30 a dicembre 2003, 30 a settembre 2004 e 18 a luglio 2005) oltre all'una tantum di 300 euro, a copertura del periodo di carenza del contratto, che verrà erogata in due tranches (agosto 2003 e gennaio 2004). «Questo contratto – ha detto il presidente di Confcommercio, Sergio Billè – vuol essere il biglietto da visita di un importante settore della nostra economia che, nonostante la crisi, continua a non avere nessun incentivo pubblico, a differenza di molti altri comparti produttivi. Un settore che, comunque, ha creato e crea nuova occupazione e crede con forza alle prospettive di rilancio del nostro sistema economico». L'intesa raggiunta, si legge in una nota, «tiene conto delle particolari caratteristiche del settore e, pur nel rispetto degli accordi fissati nel Protocollo del 23 luglio 1993, stabilisce una durata quadriennale sia per la parte economica che per quella normativa. Il contratto che scadrà il 31 dicembre 2005, non prevede infatti la fase di rinnovo del biennio economico e definisce sin d'ora la retribuzione per tutto il periodo di durata del contratto». Inoltre, è stata introdotta per la prima volta nella contrattazione l'assistenza sanitaria integrativa per i lavoratori, a partire dal 1 gennaio 2005, finanziata dalle imprese (7 euro) e dai lavoratori (3 euro) ogni mese. L'intesa prevede inoltre una migliore definizione dei contenuti e dei criteri per la contrattazione territoriale, soprattutto nelle imprese con meno di 15 dipendenti, individuando parametri utili per il calcolo della produttività. Sul part time è aumentato il monte ore di lavoro supplementare, per rispondere ad esigenze di flessibilità, che sarà pari a 180 ore annue per ogni dipendente, mentre vengono introdotte nuove figure professionali, in parte già presenti nel settore, soprattutto per la ristorazione moderna mentre la disciplina sull'orario di lavoro, prevista dal recente decreto legislativo, viene “personalizzata” secondo le esigenze del settore. Il contratto prevede inoltre «la definizione di una serie di richieste che il settore rivolge al Governo, sotto forma di avviso comune sui temi del credito d'imposta, della formazione, della semplificazione delle procedure amministrative e contributive e degli appalti nel settore della ristorazione collettiva.
 domenica 20 Luglio 2003
E’ STATO DECISO UN AUMENTO DI 118 EURO A REGIME CON UN’«UNA TANTUM» DI 300Anche il turismo ha un nuovo contratto di lavoro
Arriva il nuovo contratto di lavoro per il turismo. Dopo mesi di trattative, è stato firmato l'accordo per i dipendenti delle aziende del settore, che prevede aumenti di 118 euro nel quadriennio 2002-2005, oltre all'una tantum di 300 euro a copertura del periodo di «vacanza» contrattuale. Per la prima volta compare l'assistenza sanitaria integrativa. Il contratto nazionale, che interessa oltre 1 milione di lavoratori di 300 mila imprese, è stato firmato da Fipe, Federalberghi, Faita, Fiavet, aderenti a Confturismo-Confcommercio, e da Federreti e dai sindacati di categoria Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs. L'intesa raggiunta tiene conto delle particolari caratteristiche del settore e, pur nel rispetto dell'accordo del 23 luglio, stabilisce una durata quadriennale sia per la parte economica che per quella normativa. Il contratto, che scadrà il 31 dicembre 2005, non prevede infatti la fase di rinnovo del biennio economico e definisce sin d'ora la retribuzione per tutto il periodo di durata del contratto. Gli aumenti verranno corrisposti in quattro tranche (40 a luglio 2003, 30 a dicembre 2003, 30 a settembre 2004 e 18 a luglio 2005). L'una tantum verrà erogata in due «tranche» (agosto 2003 e gennaio 2004).
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domenica 20 luglio 2003
Previsti anche 300 euro di una tantum Turismo, nuovo contratto per superare la crisi In busta 118 euro in più È stata introdotta l’assistenza sanitaria integrativa finanziata al 70% dalle aziende
MILANO Dopo mesi di negoziato è stato rinnovato il contratto nazionale per i dipendenti delle aziende del settore turismo. L’accordo, sottoscritto da Fipe, Federalberghi, Faita, Fiavet, aderenti a Confturismo-Confcommercio e Federreti, e dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, riguarda oltre un milione di lavoratori e circa 300mila imprese. L'intesa prevede la corresponsione di 118 euro a regime per il quadrienno 2002-2005 che saranno suddivisi in quattro tranches (40 a luglio 2003, 30 a dicembre 2003, 30 a settembre 2004 e 18 a luglio 2005) oltre all'una tantum di 300 euro, a copertura del periodo di carenza del contratto, che verrà erogata in due tranches (agosto 2003 e gennaio 2004). «Questo contratto - ha detto il presidente di Confcommercio, Sergio Billè, commentando la firma arrivata dopo 36 ore di ininterrotto confronto - vuol essere il biglietto da visita di un importante settore della nostra economia che, nonostante la crisi, continua a non avere nessun incentivo pubblico e che, comunque, ha creato e crea nuova occupazione e crede con forza alle prospettive di rilancio». L'intesa raggiunta, spiega una nota, «tiene conto delle particolari caratteristiche del settore e, pur nel rispetto degli accordi fissati nel Protocollo del 23 luglio 1993, stabilisce una durata quadriennale sia per la parte economica che per quella normativa. Il contratto che scadrà il 31 dicembre 2005, non prevede infatti la fase di rinnovo del biennio economico e definisce sin d'ora la retribuzione per tutto il periodo di durata del contratto». Inoltre, è stata introdotta per la prima volta nella contrattazione l'assistenza sanitaria integrativa per i lavoratori, a partire dal 1 gennaio 2005, finanziata dalle imprese (7 euro) e dai lavoratori (3 euro) ogni mese. Il nuovo contratto prevede inoltre una migliore definizione dei contenuti e dei criteri per la contrattazione territoriale, soprattutto nelle imprese con meno di 15 dipendenti, individuando parametri utili per il calcolo della produttività. Sul part time è aumentato il monte ore di lavoro supplementare, per rispondere ad esigenze di flessibilità, che sarà pari a 180 ore annue per ogni dipendente, mentre vengono introdotte nuove figure professionali, in parte già presenti nel settore, soprattutto per la ristorazione moderna mentre la disciplina sull'orario di lavoro, prevista dal recente decreto legislativo, viene “personalizzata” secondo le esigenze del settore. E’ prevista inoltre «la definizione di una serie di richieste che il settore rivolge al governo, sotto forma di avviso comune sui temi del credito d'imposta, della formazione, della semplificazione delle procedure amministrative e contributive e degli appalti nel settore della ristorazione collettiva. «Ha vinto il primato della contrattazione - commenta il segretario generale della Filcams Cgil Ivano Corraini - anche su temi caldi come l’orario e le tipologie contrattuali diverse dai contratti a tempo indeterminato. Si perseguiva l’obiettivo di mettere ai margini il contratto nazionale, invece abbiamo regolamentato un settore, naturalmente anche in relazione ai bisogni delle imprese».
gp.r.
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 domenica 20 luglio 2003
Turismo, un contratto secondo «deleghe»
Con 18 mesi di ritardo, è stato siglato ieri il nuovo contratto collettivo per i dipendenti delle aziende del settore turistico. L'intesa (interssa oltre un milione di lavoratori e circa 300 mila aziende) anche se dichiara di rispettare gli accordi del 1993, stabilisce, tuttavia, una durata quadriennale sia per la parte economica che per quella normativa (la scadenza è prevista per il 31 dicembre 2005). Per quanto riguarda la parte economica è previsto un incremento medio a regime di 118 euro in quattro tranches (la prima di 40 euro sarà pagata a fine luglio) e la corresponsione di una indennità di «vacanza contrattuale» di 300 euro una tantum (che sarà però erogata in due tranches.
Il nuovo contratto prevede una assistenza sanitaria integrativa a partire dal gennaio 2005. I costi mensili saranno sostenuti dalle imprese (7 euro) e dai lavoratori (3 euro). Nell'accordo c'è anche una migliore definizione dei contenuti e dei criteri per la contrattazione territoriale, soprattutto nelle imprese co meno di 15 dipendenti, indicando una serie di parametri utili per il calcolo della produttività.
Il nuovo contratto recepisce in pieno le direttive della «legge Biagi». E questo ha reso felice sia Sergio Billè, presidente di Confcommercio (che ha parlato di un contratto che è una risposta a chi si arrende alla crisi) che Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi-Confturismo, secondo il quale «le imprese turistiche potranno contare d'ora in poi su un'ampia gamma di strumenti di flessibilità contrattata in linea con le specificità del settore e con i processi evolutivi del mercato». Nel contratto sono anche previste una serie di richieste al governo, sotto forma di «avviso comune» sul credito d'imposta, formazione, semplificazione delle procedure amministrative e contributive e appalti nel settore della ristorazione collettiva.
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 Domenica 20 Luglio 2003
SCATTA ANCHE L’ASSISTENZA INTEGRATIVA
Contratto turismo, 118 euro di aumento in 4 anni L’intesa riguarda un milione e mezzo di lavoratori ROMA Dopo mesi di negoziato è stato rinnovato il contratto nazionale per i dipendenti delle aziende del turismo. Il contratto, sottoscritto da Fipe, Federalberghi, Faita, Fiavet, aderenti a Confturismo - Confcommercio e Federreti, e dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, riguarda 1 milione e mezzo di lavoratori e circa 300 mila imprese. L'intesa prevede aumenti di 118 euro a regime per il quadrienno 2002 - 2005 che saranno suddivisi in quattro tranches (da questo luglio al luglio 2005) oltre all'una tantum di 300 euro che verr à erogata in due tranches (agosto 2003 e gennaio 2004). « Questo contratto - ha detto il presidente di Confcommercio, Sergio Bill è , commentando la firma arrivata dopo 36 ore di ininterrotto confronto - vuol essere il biglietto da visita di un importante settore della nostra economia che, nonostante la crisi, continua a non avere nessun incentivo pubblico, a differenza di molti altri comparti produttivi » . L'intesa stabilisce una durata quadriennale sia per la parte economica che per quella normativa. Inoltre, è stata introdotta per la prima volta nella contrattazione l'assistenza sanitaria integrativa per i lavoratori, a partire dal 1 gennaio 2005, finanziata dalle imprese (7 euro) e dai lavoratori (3 euro) ogni mese. Soddisfatti i sindacati. « Ha vinto il primato della contrattazione, anche sui temi caldi quali l'orario e le tipologie contrattuali diverse dai contratti a tempo indeterminato. È un buon contratto » , ha commentato Ivano Corraini segretario generale della Filcams - Cgil.
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