23/6/2006 ore: 11:33

Turismo, serve innovazione

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    venerd? 23 giugno 2006

    Pagina 20 - Turismo

    Turismo, serve innovazione
      Presentato a Roma il rapporto dell'Ocse. Montezemolo: si ? lavorato male. Bollino di qualit? e modelli di gestione originali

      di Laura Viscardi
        L'industria del turismo d? lavoro in Italia a 2 milioni di persone, produce il 10% del pil, ma il suo tasso di crescita ? il pi? basso in Europa: solo l'1% all'anno a fronte del 10% degli altri paesi europei. Se alla fine degli anni 70 l'Italia era al primo posto nella classifica dei territori pi? attrattivi per l'offerta turistica, oggi deve accontentarsi della quinta posizione perch? tutti hanno lavorato male. ? quanto emerso nel corso della tavola rotonda, che si ? svolta ieri a Roma al Cnel, tra i rappresentanti degli imprenditori turistici e delle istituzioni, in occasione della presentazione in Italia del rapporto Ocse su ?Imprenditorialit? e innovazione nel settore turistico'.
          Un quadro, dipinto dall'Ocse, che evidenzia come le potenzialit? culturali, ambientali e strutturali dell'Italia non vengano spesso sfruttate al meglio. Secondo il presidente del Cnel, Antonio Marzano, ?per rilanciare il turismo ? necessario puntare sulla formazione, sulle infrastrutture e sui servizi di eccellenza: in sostanza, sulla qualit? dell'offerta turistica, da promuovere e tutelare ricorrendo anche all'introduzione di un bollino di qualit?, una sorta di segno distintivo che garantisca un alto livello di ospitalit?'.
            Peter Keller, presidente del comitato Ocse per il turismo, che ha illustrato i contenuti del rapporto, ha osservato che ?non si possono offrire gli stessi servizi turistici a prezzi pi? alti, si corre il rischio di perdere importanti quote di mercato'. A queste condizioni per l'Italia sar? difficile tornare in vetta alla classifica dei paesi pi? richiesti. Keller ha sottolineato, poi, come ?molti paesi, europei e non, non siano dotati di un proprio modello di business del turismo: tendono, infatti, a far leva prevalentemente sulle piccole e medie imprese e, anzich? diversificare l'offerta turistica, si limitano a copiare da altri paesi modelli di gestione, che non sempre risultano adeguati al proprio territorio'. Un modo di fare non entusiasmante, per il presidente del comitato Ocse: eppure si stima che entro il 2020 il mercato del turismo dovrebbe produrre 70 miliardi di dollari all'anno. Soldi e occupazione, quindi, che dovrebbero incentivare a fare meglio.
              Non ? cos? per il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, che ieri a Firenze, a margine dell'assemblea degli industriali, ha detto che ?si ? lavorato male e che ognuno deve fare meglio'. Per Montezemolo mai come adesso ? importante dare nuovo slancio al turismo e alla cultura italiana: ?? un'industria, quella del turismo, che pu? giocare un ruolo importante nello sviluppo dell'economia. Nella cultura e nel turismo l'Italia non ha solo una grande opportunit? di immagine e di promozione ma anche di grande attrazione'. E ha aggiunto: ?Uno dei temi che preoccupa di pi? gli industriali ? che, in termini di investimenti industriali, di turismo e di studenti stranieri, l'Italia ha perso la capacit? di attrarre'. (riproduzione riservata)

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