30/1/2006 ore: 10:42
Turismo ammalato di frammentazione
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Pagina 4 Turismo ammalato di frammentazione Il turismo nazionale è malato, e non soltanto per il calo di vacanzieri. La diagnosi, contenuta nel rapporto dell'Eurispes, parla di troppa frammentazione in ambito legislativo e promozionale, di ripetitività nel proporre la destinazione Italia ai viaggiatori esteri. Da tempo è sotto gli occhi di tutti la crisi del comparto, ma finora non si è riusciti a invertire la tendenza che vede l'Italia perdere terreno rispetto ai principali concorrenti europei, soprattutto nel segmento balneare. La prima questione da affrontare, secondo l'Eurispes, è quella della promozione della marca Italia. La riforma del titolo quinto della costituzione ha assegnato alle regioni la competenza in materia turistica ma questo ha portato, si legge nel rapporto, ´a una serie di 20 sottosistemi regionali strutturati in maniera spesso totalmente difforme fra regione e regione, con altrettante strategie di marketing che inevitabilmente portano alla competizione fra di loro sui mercati internazionali'. Tutto questo, secondo l'istituto, è frutto di un equivoco perché ci si è dimenticati che l'economia del turismo non riguarda soltanto le imprese e le attività, ma è soprattutto economia dell'ambiente in senso lato, ´i cui aspetti sono governati in base a principi fondamentali riservati alla legislazione dello stato, almeno secondo l'attuale Costituzione'. Ecco perché, sostiene ancora il rapporto, allo stato ´dovrebbe competere l'enunciazione dei principi che disegnano il sistema turistico nazionale, sotto il profilo delle politiche generali intersettoriali'. Per ovviare alla frammentazione, è necessario che il Comitato nazionale per il turismo, insediatosi recentemente, oltre a coordinare e orientare le politiche di settore, riesca a ´resistere a istanze e rivendicazioni corporative di ciascuno degli organismi che vi sono rappresentati al suo interno'. |