Treviso. Bennet: Assemblea e sciopero per la sicurezza
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giovedì 29 novembre 2007
Pagina 40 - Provincia
OGGI AL BENNET DI PIEVE DI SOLIGO
Assemblea e sciopero per la sicurezza
Mobilitazione dopo la tragedia del caporeparto
PIEVE DI SOLIGO. Oggi assemblea e sciopero alla Bennet di Pieve di Soligo per chiedere più sicurezza dopo la morte di Claudio De Pellegrin. Le iniziative sono state annunciate nella conferenza stampa della Cgil e Cisl ieri alle mattina davanti al centro commerciale Bennet di Pieve. Mirco Ceotto della Fisascat Cisl Treviso e Luigi Tasinato della Filcams Cgil hanno chiarito il colloquio avuto nella mattina con i dirigenti della catena di supermercati. In primo piano la tragica vicenda di Claudio De Pellegrin, il caporeparto deceduto sul lavoro lo scorso 19 novembre e il tema sicurezza. «Un incontro con esito positivo - spiega Tasinato - in cui ci siamo trovati d’accordo nell’affermare che un maggior investimento dovrà essere svolto dall’azienda per la formazione dei dipendenti sul tema sicurezza. In molti casi, gli incidenti sul lavoro avvengono perché esiste una consuetudine errata nello svolgere le azioni da parte dei dipendenti. Per questo è necessario che noi sindacati, congiuntamente alle aziende, creiamo la cultura della sicurezza».
Questo, secondo quanto suggerito da Cgil e Cisl, con gli strumenti offerti dall’ente bilaterale del commercio, che organizza corsi, ma non solo, per la formazione dei lavoratori. «Ci aspettavamo su questa proposta una risposta positiva, - aggiunge Ceotto - in realtà la dirigenza si è fermata su posizioni attendiste».
Concordata poi con i rappresentanti dell’azienda l’assemblea sindacale retribuita con i 70 dipendenti della filiale di Pieve questo pomeriggio dalle 17 alle 18 per discutere sul tema sicurezza. Ma non è tutto, perché dalle 18 alle 19 è stato proclamato lo sciopero a livello nazionale in tutte le sessanta sedi Bennet per sollecitare maggiori interventi dell’azienda per la tutela della salute dei lavoratori. «L’azienda Bennet - conclude Tasinato - non ha un rappresentante sindacale e nemmeno un responsabile della sicurezza. E’ necessario perciò che maturi quella sensibilità che faccia investire sulla cultura della sicurezza. Questo è purtroppo un problema nazionale, non solamente della catena Bennet di Pieve di Soligo». (s.c.)
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