Torino. Per la prima volta una colf nel direttivo Filcams-Cgil
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luned? 18 settembre 2006
Pagina 46 - Cronaca Torino
BADANTI - PER LA PRIMA VOLTA, UNA COLF NEL DIRETTIVO DELLA CGIL: UNA RISPOSTA A UNA SITUAZIONE DRAMMATICA
?E’ dura per tutti. Per noi, molto di pi?
?E’ un lavoro che ti toglie la vita?. Adriana Cretu usa otto parole per sintetizzare l’esistenza della badante e non perch? l’italiano non l’abbia imparato bene. Anzi. Lei badante lo ? stata per anni, da quando nel ‘98, ? arrivata a Torino dal Nord della Romania. E non ha dubbi: ?Ci sono anche ottime famiglie, ma sono tante, troppe quelle che ti succhiano il sangue?. Sar? la prima colf a entrare nel direttivo di una grande categoria della Cgil: la Filcams che, a Torino, ha 8.700 iscritti e difende i diritti delle persone pi? deboli nel mercato del lavoro dalle colf agli addetti delle imprese di pulizia, dai dipendenti del commercio alle guardie giurate. Venerd? la segreteria proporr? al direttivo la sua cooptazione.
Adriana ha una storia classica. Al suo Paese era contabile in una fabbrica meccanica, poi ? caduto il Muro, il socialismo reale si ? dissolto, le aziende sono state chiuse. Racconta: ?Facevo la commessa e mettevo insieme 100 euro al mese e con quella cifra non si campa neppure in Romania?.
E’ partita da sola lasciando a casa marito e due figli. ?Quando sei disperato e devi lavorare fai qualsiasi cosa e andare in una famiglia a guardare un anziano ? la cosa pi? semplice. Ti annulli comletamente, non puoi mai dire di no altrimenti ti cacciano via?.
Adriana ? una donna combattiva, che si sa difendere, che aveva studiato: ?La cosa pi? importante ? conoscere le leggi per proteggerti?. Per questo appena la Cgil ha aperto, sei mesi fa, lo sportello dedicato a colf e badanti - anche se questa ? una figura contrattuale che non esiste - ? diventata subito una volontaria. ?Non ho saltato un solo gioved? e sono felice che finalmente qualcuno si occupi di queste donne che ne vedono di tutti i colori?.
Carolina Cardenas dirige lo sportello e racconta che ogni gioved? arrivano almeno otto o dieci donne: ?Le cose classiche sono il basso salario, tipo 4 euro lordi all’ora compresi tredicesima, ferie e liquidazione. Poi ci sono gli orari folli: anche 24 ore su 24, i riposi saltati?.
E fin qui ? ancora la ?normalit?. Ma Cardenas aggiunge: ?Poi ci sono le donne praticamente segregate in casa, che non possono mai uscire; e purtroppo ci sono anche molestie sessuali. Le peggio messe sono le straniere e le clandestine in particolare, minacciate di continuo di essere denunciate e rispedite al loro Paese?.
L’analisi che fa ? spietata: ?Fino a qualche anno fa a Torino non era cos?. Le famiglie che aveva le colf spesso pagavano pi? dei minimi contrattuali, secondo quanto dettava il mercato. Ma ora con la spaventosa contrazione del Welfare e l’allungarsi della vita siamo arrivati a una situazione estrema in cui anche chi ha pochi mezzi ? costretto a ricorrere alla badante per i genitori anziani e malati. E’ il welfare dei poveri che si regge sulle spalle di queste straniere; sono almeno 28 mila a Torino, nascoste nelle case. Sole?.
La segretaria della Filcams, Elena Ferro, ricorda: ?Quello di rappresentare al massimo livello sindacale i problemi delle donne che fanno le colf e le badanti ? un impegno che avevamo preso negli scorsi mesi proprio con le associazioni di donne immigrate con cui lavoriamo?. E aggiunge: ?Lo Stato sociale si sta sgretolando e le famiglie sono sole. Capita spesso di vedere i figli coalizzarsi con fatica per mettere insieme lo stipendio, magari di soli 5-600 euro, per la badante a cui affidare gli anziani. In una situazione di questo tipo ? chiaro che a pagare sono le donne pi? deboli?. [m.cas.]
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