Torino: Cooperative sociali, "Stop" a settembre
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Cooperative sociali "Stop" a settembre I loro contratti potrebbero non essere confermati
Il sindaco Sergio Chiamparino ieri ha dovuto far fronte alla prima manifestazione di piazza, che però non aveva come bersaglio la sua amministrazione. Circa 200 dei 1.200 dipendenti delle cooperative sociali che fanno le pulizie in 164 scuole di Torino e della provincia si sono presentati davanti al municipio con cartelloni e striscioni per chiedere garanzie sul posto di lavoro. I loro contratti, in scadenza a fine giugno (ma sono stati prorogati di due mesi) rischiano di non essere più confermati dallo Stato in seguito alla legge di due anni fa che trasferisce la competenza sul personale delle scuole a Roma prevedendo nuove graduatorie per l'assunzione di bidelli. Così, dopo il coinvolgimento di molti di loro nelle attività di Estate Ragazzi (è già accaduto lo scorso anno) non sembra esserci più futuro per l'esperienza delle cooperative sociali nelle elementari, da molti, a cominciare dalle famiglie, giudicata in maniera positiva. Una delegazione di questi lavoratori (il 40 per cento sono soggetti svantaggiati) è stata ricevuta da Chiamparino e dagli assessori Paola Pozzi (Istruzione), Tom Dealessandri (Lavoro) e Stefano Lepri (assistenza) che hanno interrotto la riunione della giunta. I margini d'intervento dell'amministrazione non sono elevatissimi, ma Chiamparino e i suoi assessori faranno tutto il possibile per salvare questi posti di lavoro. «Di questo problema mi sono già occupato da parlamentare - ha ricordato il sindaco - Noi vogliamo proseguire l'esperienza delle cooperative, sia per i positivi risultati che ha prodotto, sia per il suo significato, che ha dà un'opportunità di lavoro a persone svantaggiate. Confermiamo il nostro appoggio e ci impegneremo per agevolare le istituzioni scolastiche nei nuovi appalti». Il sindaco ha anche sottolineato che «il ministero non ha più assegnato al Comune i 23 miliardi per gli appalti alle cooperative sociali: Roma deve utilizzare le stesse risorse per proseguire quell'esperienza». Chiamparino si è impegnato ad attivare intese con Regione, Provincia per chiedere al ministero del Tesoro e dell'Istruzione il rinnovo dei contratti. E la vicenda cooperative sociali, ieri pomeriggio, è approdata anche in Consiglio regionale, dove si sono presentati i lavoratori per incontrare alcuni rappresentanti della giunta e dei membri di Palazzo Lascaris. Alla fine è stato approvato un ordine del giorno. Il documento «dà ampio mandato al presidente della giunta e agli assessori competenti, per avviare iniziative che favoriscano la prosecuzione dei contratti in scadenza». Anche nell'ordine del giorno vengono sottolineati i caratteri innovativi dell'affidamento dei servizi di sorveglianza e pulizie alle cooperative sociali e il gradimento mostrato da diverse componenti del mondo della scuola (dai direttori agli insegnanti alle famiglie). (g.l.v.)
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