Torino. «Agenzie di viaggio, 1500 posti a rischio»
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CRONACA Lunedì 19 Novembre 2001
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«Agenzie di viaggio, 1500 posti a rischio» |
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Emanuela Minucci |
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Un appello alle banche perché «non lascino morire le agenzie di viaggio» e uno al Governo «perchè nella Finanziaria tenga conto della crisi di questo settore». E per finire la richiesta, a gran voce, di organizzare un tavolo fra Regione, Camera di Commercio e istituti di credito per costituire un fondo a favore di chi per mestiere manda la gente in vacanza. «Perché dopo l’11 settembre, anche sotto la Mole, il settore del turismo è piombato in un momento buio:apice di una crisi cominciata già mesi prima, ma che con l’attacco alle Twin Towers ha ricevuto il colpo di grazia». Sono parole del presidente dell’Ascom Giuseppe De Maria che nei giorni scorsi ha ricevuto i rappresentanti subalpini delle agenzie di viaggio e potuto condividere con loro una preoccupazione senza precedenti. «Senza timore di esagerare - spiega De Maria - possiamo dire che al momento sono a rischio circa 1500 posti lavoro per 750 ditte composte mediamente da due addetti. Ditte che producono un fatturato medio di un milione di euro l’anno». Chiarisce: «Già prima dell’11 settembre questo settore, a causa dell’aumento della concorrenza che oggi si avvale di canali come Internet e dei call-center, stava subendo un calo produttivo. Ma ora questi operatori si trovano in una situazione davvero drammatica: da un lato i clienti che non partono più esigono un rimborso. E dall’altro, metodicamente, le banche, chiudono i fidi a queste agenzie di viaggio ormai orfane di clienti, facendo così precipitare la loro situazione economica». Secondo De Maria, inoltre, l’isolamento delle agenzie di viaggio, dal punto di vista degli «aiuti istituzionali», è pressocchè totale: «Da parte della Regione si è fatto poco o niente - sottolinea - partendo dal presupposto che queste imprese, almeno sulla carta, servono solo per fare partire la gente dal Piemonte... In realtà, quando il turismo viene considerato una vera politica di sviluppo, accade il contrario». Il vice-presidente della Camera di Commercio ricorda inoltre che la Regione ha prodotto un solo un disegno di legge a riguardo «fra l’altro presentato dall’opposizione»: «E’ una cosa che andrà per le lunghe, quando questo settore ha bisogno di aiuti immediati. Ecco perchè mi sento di rivolgere un appello al presidente della giunta Ghigo, come all’assessore al Turismo Racchelli e a tutto il Consiglio affinchè ci si attivi presso le banche e i privati per condividere un obiettivo comune: impedire ai titolari delle agenzie di viaggio, che, schiacciati dalla disperazione, finiscano nelle mani di finanziarie dai tassi mostruosi o, peggio ancora, degli usurai». De Maria non si tira indietro (dal punto di vista dell’aiuto in prima persona) e anticipa: «Non battiamo soltanto il tempo agli altri. Anche noi, come Ascom, faremo la nostra parte e anche come Camera di Commercio: l’obiettivo è costituire un fondo di emergenza per aiutare queste imprese a superare il loro momento più difficile dai tempi del dopoguerra». |
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