Tfr, la riforma slitta ancora
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venerdì 11 novembre 2005
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Tfr, la riforma slitta ancora
Nonostante le reiterate rassicurazioni del ministro Maroni («la riforma del tfr verrà varata dal consiglio dei ministri il 10 novembre»), slitta ancora l'approvazione del decreto sulla previdenza complementare. A causa del ritardo nell’invio dei pareri delle commissioni parlamentari, il provvedimento non è stato nemmeno messo all'ordine del giorno del consiglio di ieri. Il testo della riforma - ha assicurato il sottosegretario al Welfare, Alberto Brambilla - verrà ora sottoposto all’esame del consiglio dei ministri di giovedì prossimo.
Preoccupati per il nuovo slittamento, i sindacati che, con il segretario confederale della Cisl Pierpaolo Baretta, hanno chiesto di approvare il decreto la settimana prossima.
Se non ci saranno problemi, le nuove norme dovrebbero essere operative dal primo gennaio 2006, con l'avvio dei sei mesi nei quali i lavoratori potranno decidere se lasciare il tfr in azienda o a quale forma di previdenza complementare trasferirlo. In assenza di dichiarazione da parte del lavoratore, il tfr sarà destinato al fondo di previdenza negoziale. Il testo del decreto che sarà presentato dovrebbe essere quello sulle quali le commissioni di Camera e Senato hanno dato il parere, e quindi dovrebbe essere confermata la destinazione del contributo del datore di lavoro solo ai fondi negoziali.
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