Tasse: più detrazioni per le colf
|
 |
 |
 |
 |
 |
|
 |
 |
|
 |
ECONOMIA
|
 |
 |
 |
 |
 |
 |
 |
 |
 |
Tutte le novità del modello
Tasse, nel nuovo «730» più sgravi per i figli e detrazioni per le colf
MILANO - Tante le novità del prossimo modello 730, la dichiarazione dei redditi semplificata dei contribuenti che si avvalgono di assistenza fiscale. Ecco un vademecum per il nuovo modello.
CHI PUÒ UTILIZZARE IL 730. In aggiunta a dipendenti e pensionati, i sacerdoti della Chiesa cattolica e i soggetti impegnati nei lavori socialmente utili (Lsu), oltre ai lavoratori a tempo determinato per un periodo inferiore all'anno, se il rapporto di lavoro dura dal mese di aprile a luglio del 2001.
LE SCADENZE. Il modello 730 va presentato entro il 30 aprile prossimo al sostituto d'imposta o entro il 31 maggio al Caf. Nel primo caso, il sostituto d'imposta entro il 15 gennaio dovrà comunicare se intende prestare assistenza fiscale.
LE NOVITÀ. Aumenta di 240.000 lire la detrazione per i figli con meno di 3 anni e viene introdotto un aumento delle detrazioni spettanti per lavoro dipendente e per familiari a carico. La detrazione del 19% viene riconosciuta a fronte di alcune spese veterinarie (che dovranno essere indicate con un provvedimento apposito e comunque entro un tetto di 750.000 lire), delle spese sostenute a fronte di alcune patologie da cui sono affetti familiari non a carico (fino a 12 milioni), e delle erogazioni in denaro a favore di società sportive dilettanti (fino a 2 milioni). Detrazione di un milione per il mantenimento di cani guida (una sola volta in 4 anni, salvo il caso di perdita dell'animale). Si potranno dedurre i contributi previdenziali versati per i collaboratori domestici e familiari (fino a 3 milioni). Sarà restituita la cosiddetta tassa sul medico.
EURO. Il contribuente potrà scegliere se compilare il modello in lire oppure in euro, in quest'ultimo caso tutti gli importi indicati dovranno essere espressi nella valuta unica europea.
CASA.Sono previste detrazioni entro un minimo di 480.000 lire ed un massimo di 960.000 lire, a seconda che il reddito superi i 30 milioni di lire (ma non oltre i 60 milioni) oppure sia al di sotto. Le detrazioni in questione spettano agli inquilini di immobili adibiti ad abitazioni principale, a condizione che il contratto sia stato stipulato o rinnovato in base alla legge sugli affitti concordati.
|
 |
R.F.
|
 |
 Economia
|
 |
 |
 |
 |
 © Corriere della Sera
|
 |
|
|
Per offrire una migliore esperienza di navigazione questo sito utilizza cookie anche di terze parti.
Chiudendo questo banner o cliccando al di fuori di esso, esprimerai il consenso all'uso dei cookie.
Per saperne di più consulta la nostra Privacy e Cookie Policy