Tanzi, rivoluzione nel gruppo scorporati il Parma e il turismo
21 febbraio 2003
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Pagina 36 - Economia |
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Riassetto in vista per Parmalat. Imminente il lancio sul mercato di un maxibond Tanzi, rivoluzione nel gruppo scorporati il Parma e il turismo
Il club di Sacchi e Prandelli può ormai camminare sulle sue gambe: i debiti sono scesi a 70 milioni, il margine è positivo WALTER GALBIATI
MILANO - Grandi manovre nel gruppo Parmalat, che, dopo anni di espansione, sta lavorando alla riorganizzazione delle sue attività e al rifinanziamento del debito. Tra le operazioni in cantiere sembrano ormai in dirittura di arrivo lo scorporo del Parma Calcio e l´emissione di un bond. La ristrutturazione del club di Arrigo Sacchi e Cesare Prandelli, che era iniziata l´estate scorsa con le cessioni dei migliori giocatori, ora potrebbe continuare con il deconsolidamento della società dal gruppo, per portarla all´interno di una "newco" nella quale confluirebbe anche il settore turismo. Attualmente il Parma Calcio fa capo alla Parmalat Finanziaria, la società quotata in Borsa. A fine giugno i conti non erano entusiasmanti, ma grazie al nuovo corso intrapreso dal management ora stanno pian piano migliorando. Nei sei mesi chiusi a dicembre 2002, infatti, il Parma Calcio ha mantenuto i ricavi sostanzialmente in linea con quelli dello scorso anno, intorno ai 42 milioni di euro, mentre ha portato in attivo il margine operativo lordo a 2,5 milioni di euro. Il debito netto, invece, ammonta a circa 70 milioni di euro. La società sembra ormai matura e avviata a camminare da sola, o meglio, insieme con le attività turistiche, le quali attualmente dipendono direttamente alla famiglia Tanzi. Parmatour, la ex Hit, titolare di marchi come Club Vacanze e Going, non è però in buone acque e, dopo aver drenato 100 milioni dalle tasche dei Tanzi, rinegozierà entro marzo il finanziamento del debito (300 milioni di euro) con le banche creditrici. Se questa operazione andasse in porto, come sembra possibile, i tempi sarebbero maturi per far partire il nuovo progetto. Il deconsolidamento del calcio, del resto, produrrebbe un lieve beneficio anche sui conti di Parmalat, che vedrebbe sparire dal proprio bilancio alcune voci negative. Un particolare, però, non di poco valore in un momento delicato come questo, in cui la società si trova sotto la lente degli investitori per la sua gestione del debito e sta valutando la possibilità di lanciare una nuova emissione obbligazionaria. Tra pochi giorni, infatti, Parmalat dovrebbe lanciare un bond trentennale di almeno 400 milioni di euro, con la prima possibilità di estinzione tra sette anni. L´operazione servirà per far fronte ai 360 milioni di euro di bond in scadenza nel corso del 2003 e, qualora l´importo fosse più elevato, anche all´impegno di riacquisto (400 milioni di euro) che la società ha nei confronti di alcuni investitori coordinati da Bank of America, che nel 1999 entrarono nel capitale di una controllata brasiliana.
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