5/6/2003 ore: 10:30

Sviluppo Italia, dismissioni al via

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          Giovedí 05 Giugno 2003
          Turismo
          Sviluppo Italia, dismissioni al via

          Turismo - L'Agenzia mette in vendita villaggi, residence e oltre 500 ettari di terreno per uso alberghiero

          ROMA - Arrivano sul mercato le dismissioni turistico-immobiliari di Sviluppo Italia, preannunciate nei mesi scorsi come parte integrante del più ampio piano di sviluppo del turismo nel Mezzogiorno e dalle quali l'Agenzia pubblica aveva dichiarato di attendersi circa 70 milioni di euro di incasso.
          Nei prossimi giorni verrà comunicata ufficialmente la partenza dell'operazione, che prevede prima una manifestazione d'interesse e poi un'asta.
          Si tratta di oltre 500 ettari di terreno con destinazione d'uso per attività turistica e turistico-alberghiera situati in Sicilia (provincia di Siracusa), Calabria (Comune di Nicotera, Vibo Valentia) e Basilicata (Pisticci, Matera).
          Nel complesso, questi terreni verranno messi in vendita con una base d'asta di circa 18 milioni di euro.
          Per quanto riguarda invece le strutture immobiliari, si tratta di villaggi turistici e residence in Sardegna e Basilicata, alcuni dei quali gestiti da operatori molto noti al grande pubblico, come il Club Mediterranée, Alpitour, Pierre & Vacances. Sono infatti in vendita le Tonnare di Stintino - probabilmente la struttura più interessante dal punto di vista turistico - società proprietaria del villaggio di Tonnara Saline nel Comune di Stintino (Sassari) con quasi 600 posti letto; Residence Costa verde, società a cui fa capo il villaggio di Portu Maga ad Arbus (Cagliari), con oltre 500 posti letto; un mega villaggio a San Basilio Mare, nel Comune di Pisticci (Matera), con più di 1.300 posti. La lista delle dismissioni si chiude con il Villaggio dei Pini a Platamona, nel Comune di Sorso (Sassari), con 470 posti letto.
          Difficile stabilire il grado di appeal di queste strutture e di questi terreni presso gli operatori turistici nazionali e internazionali. Quel che è certo è che Sviluppo Italia nei mesi scorsi ha ampiamente sondato il terreno, chiamando a Roma i rappresentanti di tutti i principali nomi del settore.
          In vista dell'asta, ovviamente, nessuno vuole sbilanciarsi anche se qualche operatore si spinge a sottolineare che nel pacchetto di dismissioni non ci sono "gioielli di famiglia", ma piuttosto delle strutture che - forse con una eccezione - non rappresentano asset particolarmente interessanti, essendo frutto di vecchi operazioni effettuate in passato da Insud prima e da Gepi poi, entrambe confluite in Sviluppo Italia a seguito del riassetto nel sistema di promozione pubblica e supporto agli interventi nel Mezzogiorno. Sarà comunque il mercato a stabilire il reale grado di appetibilità di questa offerta. Come ricordato, i beni, che sono stati suddivisi in sette lotti, saranno messi in vendita con una procedura in due tempi: prima una manifestazione d'interesse e poi le offerte vere e proprie. L'intera procedura dovrebbe concludersi dopo l'estate.
          I proventi di queste dismissioni andranno a finanziare la realizzazione dei tre poli turistici integrati che sono stati progettati a Sciacca (Sicilia), Simeri Crichi (Calabria) e Otranto (Puglia): un intervento molto ambizioso che prevede, a regime, la creazione di circa 4mila posti di lavoro, grazie all'investimento di centinaia di milioni di euro che saranno messi a disposizione dalla stessa Sviluppo Italia, ma anche dai privati e dalle Regioni, utilizzando lo strumento dei contratti di programma. I tre interventi, già stabiliti di comune accordo con le rispettive amministrazioni locali, avranno un impatto territoriale molto diverso. A Sciacca l'area d'intervento è geograficamente circoscritta ed è già ben avviata sulla strada dello sviluppo turistico, cosa che si può dire anche di Otranto. Più difficile l'operazione su Simeri Crichi, in provincia di Catanzaro, che non possiede le stesse capacità attrattive ed è molto lontano dagli standard richiesti per l'inserimento nel circuito del turismo nazionale ed internazionale.
          MARTINO CAVALLI

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