Sostegno al reddito, studi pronti
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Via libera a un sistema sperimentale di interventi a sostegno del reddito peri dipendenti degli studi professionali: una realtà che riguarda circa un milione di occupati. L`intesa - sottoscritta a Roma lo scorso 22 ottobre da Confprofessioni e dalle organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs - disciplinerà una serie di strumenti integrativi a tutela del reddito destinato a realtà non coperte da un sistema di ammortizzatori sociali a regime. In b ase all`intesa, i dipendenti degli studi e delle società e aziende collegate in regola con i versamenti alla bilateralità da almeno 18 mesi potranno beneficiare di una serie di misure di sostegno al reddito attraverso l`utilizzo delle risorse accantonate dal sistema della bilateralità di settore composto dai tre organismi paritetici: Fondoprofessioni (il fondo interprofessionale per la formazione continua), Cadiprof (la Cassa di assistenza sanitaria integrativa) ed Ebipro (l`ente bilaterale nazionale), senza aggravi a carico dei datori di lavoro professionisti.
«Questo accordo - sottolinea il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella - traccia un per- corso di sostegno per i dipendenti degli studi in difficoltà economica. L`intera materia verrà poi regolamentata e disciplinata nel prossimo rinnovo del Ccnl degli studi professionali, già scaduto il 30 settembre scorso, al fine di fornire tutele strutturali ai lavoratori e troverà, quindi, la sua piena applicazione subito dopo l`emanazione di un apposito regolamento attuativo». In prospettiva l`orientamento attuale per il settore è quello di coinvolgere nella regolamentazione del contratto collettivo solo le realtà fino a 15 dipendenti, mentre le più grandi non coperte da Cig ordinaria dovrebbero confluire nel fondo di solidarietà residuale previsto dall`articolo 3, comma m, della riforma Fornero, da attivarsi dal i° gennaio 2o14 (si legga anche il Sole 24 Ore dello scorso 16 ottobre). Come anticipato, con l`accordo appena firmato le parti hanno deciso di avviare per il triennio 2013-15 un sistema di prestazioni integrative al reddito (previsto dall`articolo 3, comma 17 della legge 92/2012) per i casi di sospensione dell`attività lavorativa, di crisi aziendale e per i lavoratori a cui si applicano i` contratti di solidarietà difensivi. Il primo caso riguarda l`ipotesi dell`intervento integrativo del 20% dell`indennità Aspi e nell`accordo si stabilisce che le parti si attiveranno per stipulare una convenzione «tra Inps ed Ebipro che garantisca la sua erogazione per coloro che sono in regola con i versamenti al sistema della bilateralità». Il secondo caso coinvolge i lavoratori di strutture che percepiscono prestazioni di cassa integrazione in deroga, ai quali Ebipro riconoscerà un contributo orario pari al 20% della normale retribuzione oraria lorda per un massimo di 90 giorni di calendario e con modalità da definire in un apposito regolamento. Il terzo caso tocca, infine, i lavoratori in solidarietà difensiva, ai quali verrà erogato un anticipo del contributo ministeriale pari al 50% della retribuzione lorda persa, anche qui in base a un regolamento ancora da defmire. L`accordo sottoscritto con le organizzazioni sindacali, oltre che misure di sostegno al reddito, garantirà anche ulteriori prestazioni da parte del sistema della bilateralità. I lavoratori coinvolti potranno, in particolare, accedere ai percorsi di riqualificazione di Fondoprofessioni, beneficiare della continuità della copertura sanitaria e sociale erogata dalla cassa sanitaria del settore Cadiprof e degli interventi dipolitiche attive del lavoro definiti da Ebipro. L`intesa prevede che tali prestazioni saranno erogate alle strutture che applicano integralmente il contratto nazionale degli studi professionali le quali siano in regola con i versamenti alla bilateralità da almeno 18 mesi dalla richiesta di intervento.