Sol Melià raddoppia in Sardegna e a Roma

Domenica 20 Aprile 2003
Turismo |
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E Sol Melià raddoppia in Sardegna e a Roma |
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MILANO - L'incertezza che continua a pesare sull'economia internazionale non frena i piani di crescita di Sol Melià, la catena alberghiera spagnola numero uno per "resort" gestiti e decima per posti letto nel mondo. Soprattutto non modifica l'impegno di ampliare la propria offerta in Italia, dove in tre sole stagioni ha realizzato una rete di cinque alberghi 4-5 stelle lusso, ai quali presto ne verranno affiancati altri due con un investimento complessivo stimato sui 100 milioni di euro. Il primo dei due nuovi alberghi verrà inaugurato tra meno di due mesi in Sardegna, disporrà di 220 camere e 450 posti letto e sarà composto da un albergo, ville indipendenti e attrezzature sportive olimpioniche nonchè un centro congressi per un migliaio di persone: il tutto distribuito su una superficie di 20 ettari nei pressi di Olbia. Il secondo sta sorgendo a Roma nella zona di Castel Sant'Angelo e l'apertura è in calendario per la fine del prossimo anno. Dei progetti di Melià in Italia ha parlato il vice presidente del gruppo, Angel Palomino, a Milano con Gavino Docche, presidente di Geogramma, la società di ingegneria proprietaria del resort di Olbia che vanta già il primato di essere «la prima grande struttura ricettiva per vacanze di lusso dell'isola destinata a restare aperta tutto l'anno». Si tratta di un impegno non indifferente - è stato detto - destinato a creare numerosi posti di lavoro con l'assunzione diretta di 130-150 persone, oltre all'indotto. Il resort è stato progettato e costruito da Geogramma, che si è avvalso di finanziamenti di un pool di banche guidato dal Monte Paschi di Siena, oltre a crediti agevolati regionali e comunitari. Melià ne ha la gestione con un contratto di management "di tipo americano", in cui il rischio d'impresa resta a carico della proprietà. In Sardegna e a Roma il gruppo spagnolo già dispone di due altre strutture ricettive, sicchè raddoppiare ora la proposta è una conferma indiretta della fiducia che viene riposta per il futuro. Non a caso il responsabile del gruppo in Italia, Giuseppe D'Agostino, parla di di una domanda turistica che dovrebbe ripartire già dal prossimo anno: «Siamo convinti - dice - che una volta superato questo momento critico, gli americani torneranno a trovarci. Intanto assistiamo a una forte domanda di presenze russe e comunque siamo convinti che il nostro maggiore interlocutore salà la clientela italiana, che continua a preferire la vacanza in Sardegna». Il gruppo Melià dispone di 300 alberghi e 100mila posti letto e nel 2002 ha avuto un giro d'affari allineato all'anno precedente, vale a dire 1,01 miliardi di euro, mentre il conto economico ha chiuso con un Ebitda di 232,2 milioni di euro, in calo del 3% rispetto all'esercizio precedente. NICOLA DANTE BASILE |
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