19/10/2004 ore: 10:53

Sindacati uniti, pronti allo sciopero

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            martedì 19 ottobre 2004

            Vertice ieri tra i tre segretari generali. Verso una prima protesta di quattro ore a sostegno delle rivendicazioni confederali
            Sindacati uniti, pronti allo sciopero
            Cgil, Cisl e Uil: lavoro comune su contratti e Finanziaria. Incontro deludente con Siniscalco

            Felicia Masocco


            ROMA Contro la Finanziaria i sindacati sono pronti alla mobilitazione fino allo sciopero. Tutto è ancora da definire ma si ipotizzano quattro ore di stop a sostegno della piattaforma con le rivendicazioni che unitariamente Cgil, Cisl e Uil presenteranno al governo. Di fronte all’attivismo di Confindustria che con altre diciotto associazioni di impresa ha già presentato il proprio documento, di fronte al centrosinistra che il 6 novembre scenderà in piazza contro la manovra economica, l’assenza dalla scena delle tre centrali sindacali si stava facendo stridente tanto più che sono pesanti le ricadute concrete che le sclete del governo hanno sul lavoro dipendente e i pensionati che Cgil, Cisl e Uil rappresentano. Anche per questo le confederazioni si sono decise a fare un passo avanti per riprendere il dialogo e per uscire dal guado in cui si erano ricacciate a colpi di veti incrociati. Ieri mattina Guglielmo Epifani, Savino Pezzotta e Luigi Angeletti si sono confrontati per due ore e mezzo in un albergo romano, ne sono usciti convinti che va fatto più di un tentativo per affrontare e possibilmente risolvere le questioni sul tappeto.

            Il rapporto con la politica nel sistema bilaterale, quello con Confindustria a cominciare dalla revisione del modello contrattuale, e quello con il governo sulla manovra economica che i sindacati, come molti altri, bocciano senza appello. Si è parlato di questo in modo «franco e cordiale», viene riferito, senza troppe perifrasi, insomma, e con la chiarezza necessaria a fugare i reciproci sospetti.


            Ieri sera Epifani, Pezzotta e Angeletti hanno incontrato il ministro dell’Economia Domenico Siniscalco, è stato un brevissimo incontro mentre si resta in attesa della convocazione dei tavoli sulla tutela del reddito e sulla competitività promessi dall’esecutivo. I sindacati si presenteranno con una piattaforma, con delle proposte alternative a quelle del governo, poche ma precise rivendicazioni che poggiano sul documento unitario che i delegati di Cgil, Cisl e Uil approvarono all’Eur nel marzo scorso, imperniato sul rilancio del Mezzogiorno e sulla difesa del potere d’acquisto dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. Il ricorso alla lotta, su cui ieri il vertice sindacale ha dato il disco verde, scatterà se il governo si mostrerà sordo alle richieste.


            Il lavoro sulla finanziaria marcerà in parallelo a quello sulla revisione contrattuale. Dal vertice è infatti uscita l’altra importante decisione di insediare, finalmente, non solo la commissione unitaria sui contratti, ma anche quella sulle regole democratiche che in tempi brevi ricercherà una intesa. Non è detto che si trovi, considerate le distanze che dividono Cgil, Cisl e Uil, ma quantomeno ci si proverà e data la delicatezza delle questioni ai lavori delle commissioni prenderanno parte anche i tre segretari generali con una sorta di funzione di garanzia oltre che di supervisione. Dallo sbocco di questo percorso dipende in che modo e quando potrà essere ripreso il confronto con Confindustria interrotto sul nascere a metà luglio e di nuovo saltato una settimana fa. Ultima, ma non meno importante viste le tensioni dei giorni scorsi, la decisione di tenere entro novembre un seminario tra le segreterie confederali dedicato ai rapporti tra il sindacato confederale e la politica in un sistema bilaterale come il nostro.


            Dalle polemiche a colpi di interviste, Cgil, Cisl e Uil hanno deciso dunque di passare ad un fare più concreto ed è questo il risultato del vertice di ieri. È solo l’ìinizio, ovviamente, ma alla fine, volti distesi e commenti rassicuranti: «È andata bene, possiamo trarre un bilancio positivo», ha detto Angeletti, sottolineando che si tratta solo di «una prima tappa»; «Il confronto proseguirà nei prossimi giorni» ha annunciato Pezzotta; «Credo si possa arrivare ad un’intesa», è stato il commento di Epifani. Nel pomeriggio i tre leader hanno riunito le segreterie per una prima valutazione e ricevere il mandato a proseguire sulla strada individuata. Nelle prossime settimane la consultazione continuerà con gli altri organismi, per la Cgil le somme le tirerà il direttivo fissato per il 3 novembre.

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