17/10/2003 ore: 11:23

Sindacati convocati dalla Rai

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venerdì 17 ottobre 2003
Pagina 33 - Economia
 
 
IL CASO
La Annunziata incontrerà lunedì 20 Epifani, Pezzotta e Angeletti. Si studia uno spazio in tv

"Dateci voce sulle pensioni"
Sindacati convocati dalla Rai
          La lettera dei tre chiedeva un´informazione più ampia e democratica
          RICCARDO DE GENNARO

          ROMA - La Rai studia una soluzione per garantire ai sindacati parità di accesso alle trasmissioni tv sul tema pensioni, dopo l´intervento a reti unificate del presidente del consiglio Silvio Berlusconi e la partecipazione del ministro Tremonti a «La vita in diretta». A questo proposito, il presidente Rai, Lucia Annunziata, ha convocato per lunedì prossimo in viale Mazzini i tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Epifani, Pezzotta e Angeletti.
          Erano state Cgil, Cisl e Uil a scrivere alla Annunziata e al direttore generale Flavio Cattaneo il 10 ottobre scorso, dopo il messaggio a reti unificate di Berlusconi. Nella lettera chiedevano che la Rai garantisse «un´informazione sempre più ampia e democratica», rispettando «le opinioni e le diverse posizioni in campo» in tema di pensioni. Dopo l´intervento di Tremonti, i sindacati confederali hanno nuovamente insistito sulla possibilità di avere parità di trattamento in una trasmissione Rai, come prevede un atto di indirizzo approvato nel marzo scorso dalla Commissione di vigilanza sulla Rai.
          A questo punto, la Rai dovrebbe - entro due o tre giorni - garantire la partecipazione dei leader di Cgil, Cisl e Uil a «La vita in diretta» o a una trasmissione analoga e con analoghi ascolti. È questa, tra l´altro, la richiesta che il presidente della Commissione di vigilanza Rai, Claudio Petruccioli, ha rivolto ieri, nel corso di una telefonata, a Cattaneo: «C´è anche un problema di tempi. Immagino che il riequilibrio pluralistico debba avvenire entro 48 ore, al massimo 72, non di più», ha detto Petruccioli, il quale sostiene che oggi «c´è una restrizione del pluralismo nel settore televisivo rispetto ad altri momenti». Per gli ulivisti Carra e Giulietti «sarebbe opportuno dare alla testata parlamentare di Anna La Rosa il coordinamento di questi show trasformati in tribune politiche senza contraddittorio». Uno spazio tv per il loro sciopero del 7 novembre contro la riforma delle pensioni chiedono anche le Rdb-Cub, che parlano di «odioso black-out dell´informazione Rai» nei confronti delle loro iniziative di lotta.
          Due deputati torinesi di Forza Italia (Rosso e Crosetto) invitano intanto il sindacato a un confronto sulle pensioni, non in tv, ma direttamente nelle grandi fabbriche del Nord, a partire da Mirafiori: «Accettando questo invito - scrivono - offrirete ai lavoratori italiani l´opportunità di verificare che non agite come ascari della politica». Una frase che provoca la reazione di Pezzotta: «Io non sono un ascaro - dice - e l´ho dimostrato: quando c´è da fare gli accordi con il governo li faccio, quando c´è da dissentire dissento». Cgil e Uil sono disponibile al confronto: «Vogliono venire in fabbrica? Sono i benvenuti». Nel frattempo, il ministro del Welfare, Roberto Maroni, risponde al presidente del Senato, Marcello Pera, che ha sollecitato il governo a portare in Parlamento l´emendamento alla delega previdenziale: «Sarà presentato dal governo dopo lo sciopero generale del 24 ottobre». Uno sciopero nel quale Epifani, Pezzotta e Angeletti credono fermamente: «Sarà molto partecipato», prevedono. I Ds, intanto, ribadiscono il loro appoggio alla protesta, che ha l´adesione anche dell´Italia dei valori di Antonio Di Pietro.

 

 
 

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