20/9/2000 ore: 14:04

Si espande la rete Autogrill

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Mercoledì 20 Settembre 2000
italia - economia
Imprese globali

Buttignol: riorganizzazione e varo di nuovi punti vendita in Europa e negli Usa. Si espande la rete Autogrill. Entro il 2001 investimenti per 400 miliardi - Gilberto Benetton: «Siamo pronti ad altre acquisizioni»

MILANO Oltre 200 milioni di euro saranno destinati nel prossimo anno dal gruppo Autogrill per il riammodernamento di una parte della rete e, soprattutto, per l’apertura di nuovi punti vendita. Investimenti pari a 400 miliardi di lire che il gruppo controllato da Edizioni Holding della famiglia Benetton si è impegnato a fare a livello di gruppo. Di questi il 60% verrà utilizzato per consolidare la rete americana di Hms rilevata un anno fa, e l’altro 40% sarà destinato al business europeo.

In questo contesto l’Italia, da sola, ne ha opzionato circa 100 miliardi per intensificare la penetrazione dei propri marchi, in primis Spizzico, che dagli attuali 153 punti vendita dovrebbe arrivare a 180. Non da meno saranno le risorse dirette sulle altre insegne della rete, compreso Burger King: dall’acquisizione della concessione nel giugno ’99 a oggi sono stati aperti 22 negozi; altri sette dovrebbero arrivare entro l’anno.

Comincia con questo forte impegno il nuovo corso di Autogrill, il leader mondiale nella ristorazione al servizio di chi viaggia, la cui gestione ad agosto ha visto il passaggio delle consegne da Paolo Prota Giurleo, in sella per oltre un decennio, a Livio Buttignol. Questi, che già sedeva nel consiglio di amministrazione del gruppo, è il manager che per il duo Benetton-Del Vecchio ha gestito lo sviluppo e, nel ’99, la cessione della catena Gs al colosso francese della grande distribuzione Carrefour.

Un impegno forte, quindi, da giocare nel breve termine, che però è tutt’altro che limitativo. Nel senso che se nel corso d’opera «dovessero presentarsi delle opportunità per fare nuove acquisizioni, il gruppo le valuterà attentamente. E se si riveleranno sinergiche nel creare nuovo valore certamente il gruppo sarà in gara per l’assegnazione». L’input arriva direttamente dal presidente Gilberto Benetton che ieri, insieme al neo amministratore delegato, ha presentato agli analisti finanziari della city milanese i risultati del primo semestre 2000 e le previsioni a fine anno.

Si tratta di risultati parziali che chiudono tutti con il segno positivo. Tanto da fare prevedere un consolidato 2000 a 2,9 miliardi di euro (circa 5.600 miliardi di lire), con un incremento del 9,4% rispetto ai 5.132 miliardi del ’99. Pure in crescita sono previsti il cash flow (+13,7%) e l’Ebitda (margine operativo) che dovrebbe attestarsi a 357 milioni di euro, pari al 12,3% delle vendite nette (con un incremento sul ’99 del 14,3 per cento).

In buona sostanza si tratta di un consuntivo che permetterebbe ad Autogrill — lo ha specificato il direttore finanziario Carmine Meoli — di agguantare il pareggio, rispetto alla perdita di circa 10 milioni di euro verificatasi nel ’99. Che però è stato l’anno del grande boccone, ossia l’acquisto per mille miliardi del gruppo Host Marriott Service (2.550 miliardi di fatturato, allora) che ha fatto fare al gruppo italiano il grande salto, consacrandolo, appunto, numero uno nel mondo nel servizio della ristorazione per chi viaggia.

Una posizione, questa, che suscita ammirazione ma che non lascia tempo ai festeggiamenti, considerati i forti appetiti che il business alimenta e che la concorrenza internazionale cercherà di piegare a proprio vantaggio. Dunque, un compito arduo attende Buttignol, che accetta la sfida con tutti i rischi che il compito richiede.

E così, mentre da un lato rassicura che «le strategie della società rimangono improntate alla continuità», puntando «al loro potenziamento in termini di solidità e incrementi di performance», dall’altro avverte che «lo scopo è di arrivare a una più significativa generazione dei flussi di cassa per garantire una forte e ulteriore crescita». Facendo così capire che al di più non c’è limite e che i traguardi sono fatti per essere superati.

Nicola Dante Basile