20/2/2013 ore: 8:57

Settore Automotive: Accordo con il gruppo PSA

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Il settore Automotive, è indiscutibilmente uno dei settori strategici dell’economia del paese e nel contempo tra quelli che continua a risentire maggiormente della situazione di forte crisi, senza che, ad oggi, si riescano ad intravvedere segnali di ripresa.
Nel 2012 sono state immatricolate solo 1.400.000 automobili, un valore che riporta il mercato italiano ai primi anni ’80 e che non consente raffronti neanche rispetto alle precedenti situazioni di crisi.
A rendere ancora più preoccupante la tenuta del comparto sono le previsioni per il 2013, con un ulteriore decremento delle immatricolazioni del 3% rispetto all’anno precedente.
La Filcams segue alcune delle fasi strategiche della filiera automotive, che non si limita al solo comparto industriale; la vendita, la distribuzione, i concessionari d’auto e le officine di riparazione sono realtà alle quale viene applicato il contratto del commercio e che spesso sono caratterizzate da importanti indici di sindacalizzazione.
Secondo stime recenti, sono circa 480.000 le lavoratrici e i lavoratori in forza nelle realtà riconducibili al commercio Auto.
I dati delle vendite, seppur non rappresentativi di tutto il comparto, preoccupano la categoria: “Questi sono alcuni degli indicatori dell’andamento del settore” - afferma Fabrizio Russo della Filcams CGIL Nazionale, – “ma senz’altro utili ad analizzare l’entità dello stato di difficoltà in cui versa una parte rilevante delle aziende automobilistiche italiane e straniere.”
“In realtà” – continua Russo – “la grave conseguenza della situazione descritta che, in questa fase, rappresenta per la Filcams una priorità in termini assoluti, risulta essere la salvaguardia occupazionale. Sono centinaia le procedure di licenziamento collettivo e di cassa integrazione avviate negli ultimi anni dalle aziende del comparto e migliaia i lavoratori coinvolti”.
Proprio in considerazione della gravità della situazione, la Filcams, nel corso del 2012, ha avviato una serie di approfondimenti, tanto sui processi produttivi quanto sulle dinamiche distributive nel contesto della crisi, che hanno contribuito all’elaborazione di misure volte alla tutela occupazionale e all’individuazione di strumenti utili per interpretare correttamente la fase successiva, di uscita dalla crisi.
A questo fine, a conclusione del seminario “Un quadro sul settore Auto” e nell’ambito della seconda iniziativa “Global automotive perspective”, si sono tenuti due incontri con esperti del settore, a cui hanno preso attivamente parte i tanti delegati delle aziende del comparto.
Dopo i primi due seminari che hanno visto la partecipazione di Enrico Ceccotti, esperto di economia industriale, e di Salvo Leonardi, ricercatore presso l’IRES Nazionale, è previsto un terzo e conclusivo incontro nel corso del mese di marzo.
Nonostante le tante difficoltà del settore, continua a rivestire rilevanza strategica l’iniziativa sindacale di contrattazione per migliorare, laddove sia possibile, le condizioni di lavoro dei dipendenti del settore.
Ne è riprova la sottoscrizione, lo scorso 29 gennaio, del primo contratto integrativo del gruppo PSA che verrà applicato ai lavoratori di Citroen Italia SpA, PSA Services Srl, Peugeot Automobile Italia SpA, Peugeot Milano SpA e Peugeot Roma SpA.
Si tratta, nell’ambito del settore distribuzione Auto, di un accordo senza precedenti, reso possibile dall’importante lavoro svolto dalle Rappresentanze Sindacali delle diverse aziende e dalle strutture territoriali coinvolte.
Tra gli elementi qualificanti dell’accordo sottoscritto: una serie di importanti tutele volte a favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro (permessi per visite mediche e terapie, permessi parentali, assenze per indisposizione); l’estensione di condizioni di miglior favore, sia di carattere normativo che retributivo, a tutti i lavoratori del Gruppo; la costituzione di un Coordinamento Nazionale delle RSU del Gruppo PSA, con un importante ruolo di interlocuzione con le diverse aziende, rispetto a problematiche di gruppo.

Voci di soddisfazione arrivano anche da delegati e lavoratori e le assemblee hanno registrato il favore dei lavoratori;
“Un accordo più che positivo” afferma Fausto Quattrini della Filcams Cgil Roma e Lazio “e in prospettiva, è una soluzione che potrà essere migliorativa per molti lavoratori, viste anche le problematiche del settore e i dati negativi”.
Secondo Franco Tunesi, delegato sindacale Citroen: “L’accordo rappresenta una svolta storica: mettere insieme 5 aziende diverse non è stata un’operazione semplice, ma ci abbiamo creduto e abbiamo ottenuto questo risultato grazie al contributo di tutti.”
“Inoltre” prosegue “sono stati riconquistati alcuni elementi che il contratto ci aveva tolto, e per la prima volta è stato riconosciuto il coordinamento sindacale, una grande conquista.”
Secondo Federico Antonelli della Filcams CGIL di Milano: “L’accordo è il risultato di anni di lavoro di coordinamento tra i delegati del gruppo, della maturata consapevolezza che il risultato finale è più importante dell'interesse particolare, soprattutto in una fase in cui il mercato automobilistico è in fortissima difficoltà.”
Anche, Laura Lucchini delegata sindacale Peugeot Milano, dopo un anno di dedizione, mette in risalto l’importanza della collettività per il raggiungimento di questo importante risultato: “Nonostante i momenti di scoramento, siamo riusciti a mettere insieme un buon accordo, anche grazie all'azienda e al sostegno e alle capacità dei nostri funzionari.” Secondo Laura, è “l’inizio di qualcosa che sarà importante per il futuro, per avere una forza maggiore e, soprattutto, per la nostra rappresentatività.

La Filcams CGIL manterrà l’impegno assunto e avvierà un’ulteriore fase di analisi e di elaborazione, con il progressivo coinvolgimento delle altre categorie della CGIL riconducibili alla filiera Automotive, delle altre organizzazioni sindacali ed infine di rappresentanti di aziende ed associazioni datoriali del settore: “ La complessità del contesto non può che essere affrontata con il contributo di tutti i soggetti in campo” conclude Russo.

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